Augusto, il fascino
dell’egemonia  

In un periodico dedicato a Roma, tutti conoscono la figura del creatore dell’Impero Romano, Ottaviano Augusto. Pochi ricordano come questo grandissimo politico ci abbia dato un formidabile esempio di conquista del potere, ma soprattutto di una conquista saggia ed efficace, che vale la pena di confrontare con i comportamenti criminali, o soltanto incapaci, dei tiranni attuali come Putin, e degli aspiranti autocrati, come Trump.

Ottaviano Augusto, Ottaviano Augusto

Ottaviano Augusto

Ottaviano Augusto non ha ucciso o imprigionato coloro che prima detenevano le più importanti cariche pubbliche, né ha sostituito il Senato che rappresentava il massimo potere nella storia repubblicana della Roma antica. Augusto non si è mai nominato Imperatore o Re, ma soltanto ‘princeps’ e cioè primus inter pares. Ha soltanto progressivamente assunto tutte le principali cariche dello Stato, si è trattato di un percorso saggio e progressivo.

Nel 27 a.C. dichiarandosi princeps, assume soltanto il proconsolato sulle province non ancora pacificate e viene riconosciuto come il cittadino più autorevole di Roma ottenendo dal Senato il conferimento del titolo di Augustus.

Nel successivo 23 a.C. assume altri sostanziali poteri come quello proconsolare su tutte le provincie e la tribunicia potestas a vita, perché i tribuni della plebe avevano il diritto di veto sulle leggi.

Il 19 a. C. assume la carica di censore a vita che gli conferisce il potere di nominare i membri del Senato.

Dal 12 a. C. diventa pontefice massimo e cioè capo della religione di Roma. E infine il 2 a.C. il Senato lo proclama anche pater patriae, carica antichissima che era stata attribuita soltanto a Romolo e a Marco Furio Camillo.

Il Palatino

Non si dimentica del potere immenso della comunicazione della cultura nominando Mecenate, nel ruolo che oggi daremmo a un Ministro della cultura. Tutti sanno chi era Mecenate, ma fu lui a mediare e mantenere i rapporti con gli intellettuali e gli scrittori dell’epoca, come Orazio e Virgilio, che, guarda caso, scrissero poemi che di fatto esaltavano la storia di Roma, nella sua secolare continuità. Trump in America e la destra al governo in Italia contestano una cultura appartenuta alla sinistra per decenni. Ma dov’è quella alternativa con la quale sostituire la precedente?

Questo formidabile e quasi unico procedimento di assunzione di tutti i poteri, non tocca minimamente la struttura dello Stato repubblicano di Roma ed è importante notare che il percorso è durato 25 anni! Quasi inutile mettere in rilievo la profonda differenza tra tiranni e tirannelli africani e medio-orientali che per acquisire il potere hanno massacrato e imprigionato tutti coloro che lo esercitavano prima, distruggendo le strutture dello stato con massacri e prigioni. E questo criminale metodo di acquisizione del potere è ancora molto seguito, basti pensare a Putin, Xi Jinping, la famiglia Assad in Siria, Al-sisi in Egitto, Erdogan in Turchia e tantissimi altri in Sud America.

Prescindendo dai giudizi morali, bisogna chiedersi se queste violente acquisizioni del potere abbiano funzionato e possano ancora funzionare. Quasi tutti i tiranni della storia sono periti di morte violenta o con il carcere. Soltanto Stalin è morto nel suo letto, mentre Augusto è rimasto in carica 45 anni e si è spento in casa sua come molti comuni mortali. Non ha distrutto l’apparato del potere a Roma, ma anzi ha migliorato l’organizzazione dello Stato, creando, fra gli altri, i vigili del fuoco, la polizia, e il sistema della annona che forniva cibo a tutti gli abitanti di Roma.

Vladimir Putin e Donald Trump

Le destre che sono giunte al potere, come Trump o tutti quei partiti che vorrebbero fare la stessa cosa in Europa, sono certamente temibili, per il loro attentato alla democrazia: ma saranno capaci di ottenere il potere autoritario che bramano?

Putin è ricorso alla violenza, ma Trump e Musk stanno facendo una operazione, certamente autoritaria, ma soprattutto con grandi rischi di insuccesso.

Licenziare funzionari pubblici o chiudere brutalmente agenzie governative, porterà loro un numero incredibile di nemici che non solo hanno perduto il lavoro, ma appartenevano ad una classe politica di sinistra che aveva governato il paese per decenni. Tutte queste persone cacciate via, da un giorno all’altro, hanno cassetti pieni di rapporti e documenti di ogni genere, che possono essere utilizzati contro i nuovi arrivati. Anche al nostro attuale governo non basterà senz’altro sostituire direttori generali di Ministeri o capi di agenzie, perché i nuovi arrivati perderanno l’esperienza e le conoscenze di coloro che li hanno preceduti, che avevano costruito le loro reti di contatti in Italia e nel mondo.

Il caso di Almasri è molto significativo. L’operazione di riportarlo in Libia poteva anche essere immorale, illegale, come del resto hanno sempre fatto tutti i servizi segreti del mondo, come la CIA, l’MI5, e i capi dei servizi italiani. Però non solo Almasri ha beneficiato di un aereo di stato, ma lo hanno saputo tutti. Viene il sospetto che i servizi segreti italiani non fossero completamente incapaci ma qualche ‘manina’ abbia voluto creare difficoltà e pubblico biasimo sul governo di Giorgia Meloni.

Ho voluto confrontare un politico saggio e capace come Ottaviano Augusto, con gli incapaci di oggi. Ma in questo nostro mondo il punto non è che Trump e Musk siano solo anti democratici o cattivi, ma probabilmente soltanto frettolosi e incapaci.

Soltanto il futuro ci dirà se ci riusciranno, e quanto molte delle loro dichiarazioni rimarranno chiacchiere, perché la montagna avrà partorito piccoli topolini.