Ma quante notizie sul
governo di alto profilo

«Giorgia Meloni vuole formare un governo autorevole e di alto profilo». È questo il ritornello che la leader di Fratelli d’Italia e il suo entourage ripetono come un mantra dalla vittoria elettorale del 25 settembre a oggi.

Si tratta evidentemente di una ovvietà, perché non si è mai visto un candidato premier promettere un governicchio. Eppure l’esecutivo “autorevole” annunciato dalla leader di Fratelli d’Italia è diventato titolo di prima pagina per giornali e telegiornali.

Governo di alto profilo, Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

Il primo soccorso alla vincitrice delle ultime elezioni politiche arriva ovviamente dal servizio pubblico radiotelevisivo che, il 28 settembre, presenta il “dopo voto” con questo titolone su RaiNews: «Meloni al lavoro sul governo. Centrodestra unito, pronto a governare». Enfasi a parte, l’ottimistica rappresentazione verrà rapidamente smentita dai fatti.

Prima dal segretario della Lega Matteo Salvini, che cercherà di costringere la candidata premier a riservargli la guida del Viminale. E subito dopo da Silvio Berlusconi, con la serie di trappole piazzate sulla strada per Palazzo Chigi imboccata dalla “signora Meloni”.

Comunque sia, la compiacenza mediatica non sarà prerogativa esclusiva della Rai, perché, uno dopo l’altro, giornali e telegiornali dedicheranno decine di titoloni alla promessa della Meloni di lavorare alla formazione di una squadra di “alto profilo”.  

Sabato primo ottobre l’agenzia Agi fa un primo lancio: «Il Centrodestra corre: Presto un governo di alto profilo». Il giorno dopo l’Ansa, che è la maggiore agenzia di stampa italiana, titola in questo modo l’incontro milanese Meloni-Berlusconi: «Ora governo di alto profilo».

Governo di alto profilo, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni

Il 5 ottobre RaiNews torna sulla “notizia”, attribuendo l’intenzione direttamente alla premier in pectore, adesso alle prese con Salvini che vuole fare a tutti i costi il ministro dell’Interno. Ed ecco, quindi, il titolone della prima pagina politica: «Meloni: Daremo alla nazione un governo di alto profilo».

Ma Salvini insiste sul Viminale e allora tocca a La7: «Meloni vede le difficoltà e rilancia: governo di alto profilo». Da un tg a un quotidiano, la Gazzetta del Mezzogiorno, per incontrare lo stesso titolo: «Meloni: Niente beghe di partito, sarà un governo di alto profilo». Un ritornello che naturalmente verrà puntualmente ripetuto in tutte le altre occasioni. Dall’aut aut a Berlusconi fino alle consultazioni di Mattarella al Quirinale.  

Ma basta il nostro piccolo elenco di titoli fotocopia sull’“alto profilo” del prossimo governo per aver un quadro della crisi dell’informazione. Con un giornalismo che sempre più spesso, soprattutto di fronte alla politica, rinunciando al suo ruolo e a qualsiasi indipendenza, preferisce spacciare perfino la peggiore propaganda come se si trattasse di notizie.