Virus assale Milano
tra folle ammassate

La paura per il Coronavirus è forte, generalizzata. C’è anche tra i giovani, meno attenti alle misure di sicurezza per l’esuberanza dell’età. Un ragazzo di Milano salvatosi per miracolo a 18 anni dal coma e dal ricovero in terapia intensiva invita i coetanei alla prudenza: «La mascherina e il distanziamento sono le uniche armi che abbiamo per non rivedere quelle corsie di ospedale».

Paura per il Coronavirus, Assembramento di giovani con mascherina a Milano

Assembramento di giovani con mascherina a Milano

Un ragazzo di 20 anni di Roma dice agli amici: «State attenti alle distanze, mettete sempre la mascherina. Mio zio è morto a 70 anni per il Covid!».

L’Italia ha pagato un conto pesantissimo alla pandemia: oltre 370.000 contagiati e più di 36.000 morti. La Lombardia, in particolare, è stata flagellata: più di 115.000 “positivi” e 17.000 vittime. Eppure la saggezza e il senso di responsabilità non sempre prevalgono. Nonostante la paura per il Coronavirus, nella seconda ondata autunnale della pandemia i contagi sono di nuovo schizzati in alto dopo una estate quasi libera da Covid-19. A ottobre alcuni matrimoni e funerali si sono trasformati in focolai d’infezione. Anche delle cene tra amici e partite a calcetto si sono trasformate da felici incontri per rilassarsi a drammatiche occasioni di contagio.

Paura per il Coronavirus, Folla di persone con mascherine all'ingresso della metropolitana a Milano

Folla di persone con mascherine all’ingresso della metropolitana a Milano

In particolare il virus assale Milano, la Lombardia, anche se non scherza nemmeno in Campania, Lazio e Veneto. In Italia nelle ultime 24 ore si contano oltre 7 mila nuovi “positivi” (circa la metà di Francia e Spagna) e 42 morti. La Lombardia è di nuovo nell’occhio del ciclone: quasi 2 mila “positivi” (oltre 1.000 in provincia di Milano) con 17 persone decedute. Fortunatamente i morti complessivi adesso sono contenuti in 30-40 al giorno, una cifra preoccupante ma venti volte inferiore ai tempi più bui di marzo e aprile. La “movida” serale dei ragazzi in bar e ristoranti è insidiosa. Perfino tranquille passeggiate per strada e necessari acquisti al supermercato sono diventate pericolose “micce” di contagio in presenza di una spaventosa calca.

Sono cifre da pericolo rosso. Il governo ha deciso l’obbligatorietà delle mascherine anche all’aperto. C’è perfino l’ipotesi di affidare all’esercito l’incarico improprio di controllare nelle strade l’osservanza del divieto di circolare senza mascherina. L’esecutivo ha anche deciso nuove restrizioni: la chiusura di bar e ristoranti a mezzanotte, il divieto di assembramento davanti ai locali, lo stop alle gite scolastiche, la sospensione degli «sport di contatto» di carattere amatoriale. 

Paura per il Coronavirus, Assembramento a Milano con mascherine accanto a un tram

Assembramento a Milano con mascherine accanto a un tram

Sono altri provvedimenti per salvaguardare la salute pubblica, ma che incidono sui diritti di libertà dei cittadini e hanno ripercussioni sull’economia già dissestata da quasi tre mesi di confinamento in casa tra marzo e maggio.

Giuseppe Conte ripete in continuazione gli appelli alla prudenza perché «il Coronavirus è un nemico invisibile che ha sconvolto le nostre esistenze». È accaduto in Italia, in mezzo mondo terremotato dal Covid. Eppure a Milano una folla straripante di persone cammina gomito a gomito senza preoccupazioni di distanziamento fisico e sociale.