La Merkel sfida
la paura del vaccino

La paura è forte. La paura del vaccino anti Covid-19 è forte in Italia ma anche in altri paesi compresa la Germania. Angela Merkel l’ha capito e gioca due carte contro l’ecatombe di morti da Coronavirus che sciocca la Repubblica federale tedesca: un appello alla vaccinazione di massa (se più del 50% della popolazione non si vaccina «allora saremmo costretti ad indossare la mascherina ancora a lungo») e un secondo lockdown nazionale partito il 16 dicembre.

Paura del vaccino, Angela Merkel con la mascherina

Angela Merkel con la mascherina

I tedeschi prima erano tranquilli, erano passati quasi indenni attraverso la pandemia scoppiata in Italia a febbraio. Ma adesso sono scossi da due paure: quella di morire per mano del virus e quella di perire a causa del vaccino. Dall’inizio di dicembre si sono cominciati a contare oltre 500 morti al giorno tra i malati, così la cancelliera tedesca ha svolto un accorato discorso al Bundestag, la Camera dei deputati a Berlino: lei tiene molto all’apertura dei mercatini di Natale ma «se il prezzo che dobbiamo pagare sono 590 morti in un giorno questo per me è inaccettabile e dobbiamo agire». Di qui la decisione di attuare una seconda chiusura di tutte le attività economiche non essenziali per ridurre l’infezione.

Paura vaccino, Dosi di vaccino anti Covid-19

Dosi di vaccino anti Covid-19

E proprio il 16 dicembre, il primo giorno del nuovo lockdown, è arrivata una nuova drammatica notizia: ben 952 morti per Covid in un solo giorno. Una strage di livelli italiani. Di qui l’invito alla vaccinazione di massa da parte della cancelliera, un invito teso a fare breccia tra i dubbiosi, tra chi ha paura del vaccino senza porre alcun obbligo. Anche in Germania gli scettici verso l’efficacia del vaccino sono molti. Nelle città tedesche, molto più che in Italia, si sono svolte grandi manifestazioni dei cosiddetti negazionisti convinti dell’inesistenza del Covid e della pericolosità dei vaccini.

Un bel problema per Angela Merkel. La cancelliera tedesca punta a cominciare ad utilizzare subito dopo Natale il vaccino Pfizer-BionTech, già somministrato negli Stati Uniti, ma deve affrontare e risolvere anche i dubbi di una parte dell’opinione pubblica teutonica. Certo gli appelli aiutano, ma occorre anche una chiara campagna d’informazione documentata sull’affidabilità e sull’efficacia delle dosi da somministrare alla popolazione. Solo così potrà svanire la paura del vaccino.