Più bonus per tutti

Tutto è cominciato con il famoso “bazooka” da 400 miliardi. Il 6 aprile 2020, quando il presidente del Consiglio Conte ha annunciato, in diretta Tv, il varo del decreto per aiutare le imprese messe in ginocchio dal Coronavirus. «Diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro… È una potenza di fuoco mai vista». Un “poderoso bazooka”, appunto. Quello che colpiva nel discorso del premier, che intanto volava nei sondaggi di opinione, non era ciò che diceva, ma come lo diceva.Bonus per tutti, Corsivo

A partire da quel momento, il virus della televendita ha finito per contagiare molti dei rappresentanti del governo che illustravano le misure contro la pandemia di loro competenza con il linguaggio della pubblicità. Il 26 aprile il decreto “Sblocca Paese” veniva annunciato così: «Ci saranno più finanziamenti, anche a fondo perduto, contributi per gli affitti e tagli delle bollette. Non lasceremo da soli gli operatori del turismo…». Mancava solo lo slogan: “Bonus per tutti”.

Stesso stile il 13 maggio con il “Decreto Rilancio”: «Introdurremo aiuti a fondo perduto, riduzioni per le tasse, sconti fiscali. Aiutiamo famiglie con figli che fanno i conti coi problemi delle scuole. Abbiamo un reddito d’emergenza per fasce della popolazione in difficoltà. Per i lavoratori stanziamo 25,6 miliardi di euro. Rafforziamo cassa integrazione e bonus autonomi…».

E ancora: «Via la prima rata dell’IMU per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari. Sconti fiscali per ristoranti, teatri, e per quegli esercizi aperti al pubblico. Rinviamo poi gli adempimenti, contributi IVA a settembre, e recuperiamo il 60% dell’affitto pagato in questi mesi. Da 400 a 600 euro per le famiglie in difficoltà e anche il bonus rinnovato per il baby-sitting…».

«Aiuteremo tutti», assicurava poi perentorio il ministro dell’Economia replicando a chi lamentava i ritardi dei finanziamenti promessi. Intanto, il commissario per il Coronavirus continuava a insistere sul suo “protocollo” per le mascherine a 50 centesimi l’una, cioè al «prezzo più basso d’Europa». Vero. Peccato che fino ad oggi nessuno le abbia viste.