Migranti, M5S-Lega
a un passo dalla rottura

Sea Watch3, Alex, Alan Kurdi. Le navi delle Ong (Organizzazioni non governative) cariche di migranti africani stanno arrivando a raffica sulle coste italiane. Tra fine giugno e i primi di luglio, giorni di una torrida estate di caldo insopportabile, gli arrivi si sono intensificati.

Sea Watch3, Matteo salvini

Matteo Salvini

Salvini dà sempre la stessa risposta: «Non autorizzo alcuno sbarco!». Clamoroso è stato tempo fa il caso della motovedetta della Guardia Costiera Diciotti bloccata dal ministro dell’Interno con 177 migranti a bordo. Ma poi gli immigrati irregolari, dopo una lunga attesa in mare, allo stremo delle forze, in genere sbarcano in Italia (a Lampedusa o in Sicilia). Altre centinaia di immigrati clandestini (forse migliaia), invece, sbarcano alla chetichella su dei barchini lanciati da imbarcazioni madre dei trafficanti di uomini. La guerra civile in Libia spinge i migranti a scappare verso l’Europa (nel paese nord Africano ci sarebbero circa 700 mila immigrati chiusi nella morsa dei combattimenti tra Haftar e Sarraj). Una volta arrivati in Europa si adattano ad ogni tipo di lavoro: nell’industria, in agricoltura, nei servizi, anche a pulire le strade come nel caso di Roma.

La politica anti migranti del governo giallo-verde fa acqua. Tra la Sea Watch3 e la motovedetta 808 della Guardia di Finanza si è rischiata perfino una rischiosa collisione a Lampedusa. Ma una pericolosa collisione rischiano anche il M5S e la Lega, i due alleati di governo. Il protagonismo del segretario della Lega, vice presidente del Consiglio e ministro dell’Interno contro le navi delle organizzazioni umanitarie europee è contestato dai cinquestelle.

Elisabetta Trenta

Elisabetta Trenta

Per la prima volta gli attacchi sono corali e fanno traballare il governo. Elisabetta Trenta è infuriata perché dopo le critiche di Salvini all’operazione Sophia, la Ue ha sospeso l’azione di navi militari europee, sotto comando italiano, che controllava il Mediterraneo per combattere gli scafisti. La ministra della Difesa grillina si è rammaricata «perché quanto sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le Ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta».

Manlio Di Stefano, altro cinquestelle, attacca il ministro dell’Interno ricorrendo a una metafora calcistica: gioca sempre da solo, non passa «mai la palla». Salvini, secondo il sottosegretario agli Esteri, non è Maradona perché gioca «come un Higuain fuori forma».

Il vice presidente del Consiglio leghista replica a muso duro. Alla ministra della Difesa controbatte: «Il lunedì mattina mi alzo contento, altri un po’ nervosetti, problema loro». Poi obietta: la missione Sophia «recuperò decine di migliaia di immigrati e li portò tutti in Italia, perché questo prevedevano le regole della missione». Al sottosegretario agli Esteri ribatte: «Ogni Paese ha lo scemo di paese, ma basta sorridergli quando lo incontri».

Motovedetta Diciotti

Motovedetta Diciotti

La tensione tra M5S e Lega è altissima. Quando le differenze e i dissensi tracimano nel dileggio e negli insulti la convivenza tra le due forze di governo diventa difficilissima. L’esecutivo Conte-Salvini-Di Maio è a un passo dalla rottura. Una verifica sulla tenuta dell’esecutivo populista ci sarà a luglio, quando la Camera esaminerà il decreto sicurezza bis molto caro a Salvini.

Luigi Di Maio alza il tiro contro il ministro dell’Interno. Il capo politico pentastellato definisce Salvini «il principale esponente dello schieramento avverso». È la stessa perifrasi usata dieci anni fa da Walter Veltroni per indicare Silvio Berlusconi, ma l’allora segretario del Pd e il leader del centro-destra erano irriducibili avversari e non alleati di governo.

Sea Watch3, Carola Rackete

Carola Rackete

Molti grillini tifano per Carola Rackete, la tosta comandante della Sea Watch3, al centro di un forte scontro politico e giudiziario con Salvini. Il governo populista scricchiola pericolosamente, il rischio di elezioni politiche anticipate è forte. Il voto anticipato, però, sarebbe solo nell’interesse di Salvini che alle europee ha “sorpassato”  e doppiato Di Maio: 34% contro il 17%.