Debiti per miliardi
ma la Raggi assume

Virginia Raggi bussa alla porta del governo. Chiede aiuto a Paolo Gentiloni per poter assumere altre 8 mila persone in modo da colmare i vuoti di organico nei ranghi degli impiegati del Campidoglio. Soprattutto vorrebbe assumere nuovi vigili urbani. La sindaca grillina di Roma, in particolare, chiede al presidente del Consiglio di rivedere i vincoli finanziari alla possibilità di assunzione del personale.

Virginia Raggi

Virginia Raggi

La prima cittadina della capitale si fa sostenere nelle richieste dai sindacati. Il piano, esposto in un nota congiunta con Cgil-Cisl-Uil e con Csa e Diccap, ha due richieste principali: 1) prorogare le vigenti graduatorie dei concorsi a tempo indeterminato per procedere a un’ulteriore chiamata degli idonei; 2) concedere la possibilità di reclutare nuovi agenti della polizia locale senza intaccare gli eventuali limiti di assunzioni.

Su come procedere c’è la piena intesa con i sindacati. Più in dettaglio, nella nota stampa si spiega: la sindaca e i sindacati hanno «convenuto sulla necessità di proseguire nel confronto già avviato e che ha condotto in un solo anno all’assunzione di circa 2.500 unità di personale, che tuttavia non risultano sufficienti a colmare i fabbisogni del Comune». La Raggi vuole assumere perché «le gravi carenze di personale di Roma Capitale richiedono un intervento mirato a rimuovere gli ostacoli di tipo finanziario e normativo che attualmente costringono l’Amministrazione capitolina a dover operare con una carenza di organico di quasi 8.000 unità».

Vigili urbani ad un incrocio

Vigili urbani ad un incrocio

Assumere persone è popolare, crea consenso tra i tanti disoccupati e i precari romani e le loro famiglie. Il posto fisso è un traguardo ambito soprattutto in un’era dominata dalla disoccupazione, dal lavoro nero e dal precariato. La Raggi vuole assumere ma deve fare i conti con quattro ostacoli: 1) il Campidoglio ha sulle spalle pesanti debiti per complessivi 13-14 miliardi di euro;  2) i dipendenti comunali sono già 24 mila e raddoppiano calcolando anche le aziende partecipate; 3) il costo per il personale ammonta a circa un miliardo di euro; 4) i contribuenti romani pagano le addizionali Irpef comunali e regionali tra le più alte d’Italia e lo stesso discorso vale per le gravose tasse sulla casa e sui rifiuti, ma i servizi (in testa i trasporti e la nettezza urbana) sono pessimi. Di qui le proteste e le critiche di molti cittadini, anche di quelli che hanno votato Virginia Raggi come sindaca lo scorso anno, confidando nelle sue promesse di rinnovamento, di onestà e di efficienza.

La Raggi vuole assumere ma deve fare i conti anche con un enorme problema politico. Il M5S attacca violentemente il governo e il Pd un giorno sì e l’altro pure: a questo punto diventa difficile battere ancora cassa con Gentiloni per far fronte alle spese di nuove assunzioni.