Estate di scioperi,
classe media in rivolta

Siamo di fronte a un’estate letteralmente di fuoco. Non solo per le temperature altissime, ma anche per la grande ondata di scioperi che negli Usa e in tanti grandi paesi d’Europa paralizzano trasporti e servizi pubblici essenziali per turisti e residenti.

Scioperi, Scioperi degli attori e dei sceneggiatori a Hollywood

Scioperi degli attori e dei sceneggiatori a Hollywood

Certamente molti problemi si sono acuiti con l’arrivo del Covid prima, e della guerra in Ucraina, poi. D’altra parte per avere un’idea delle conseguenze di queste due grandi emergenze basta dare un’occhiata alla crescita dei prezzi energetici e all’andamento dell’inflazione. Ma il ritorno del carovita sta avendo conseguenze pesantissime spingendo milioni di lavoratori a basso reddito sul baratro dell’indigenza.

Una questione sociale che non può essere liquidata con le statistiche che periodicamente danno i numeri delle persone “a rischio povertà”, qualche servizio giornalistico strappalacrime e qualche blando pacchetto di aiuti governativi a un piccolo campione di famiglie che fanno fatica a pagare affitto, bollette e generi di prima necessità.

Scioperi, Hollywood

Hollywood

Se vogliamo dare una lettura del malcontento di questa estate meno scontata di quella che rinvia alla rabbia dei “dimenticati”, bisogna però guardare oltre, alle proteste dove emergono segnali di rivolta della classe media. Dietro alcuni scioperi in atto si intravedono infatti “lavoratori” che non ti aspetti. Privilegiati dello star system come gli attori e gli sceneggiatori di Hollywood che si sono fermati e adesso picchettano gli studios bloccando tutte le produzioni di film e serie tv.

La paralisi rischia di interessare tutto l’indotto dell’industria audiovisiva. In ballo non ci sono solo i soldi. Ai manager delle società di produzione viene imputato di “spartirsi miliardi” dopo aver lesinato sui compensi di tanti attori e sceneggiatori. Ma c’è anche di peggio: l’accusa esplicita alle Mayors di puntare a sostituire gli autori dei testi ricorrendo all’intelligenza artificiale.

Sciopero dei giovani medici nel Regno Unito

Dagli Usa alla Gran Bretagna, dove a rappresentare la protesta della classe media in questo momento ci sono i medici. E il servizio sanitario nazionale rischia una paralisi estiva, dopo quella registrata a marzo, per l’astensione dal lavoro dei 61 mila medici tirocinanti, i dottori in formazione che hanno deciso cinque giorni di fermo.

I giovani medici inglesi accusano il sistema sanitario per i loro compensi considerati “vergognosi” e chiedono un aumento di stipendio del 36 per cento. Intanto il governo britannico ha scelto di sedersi al tavolo negoziale per stabilire aumenti salariali a milioni di lavoratori del settore pubblico. Nel tentativo di porre fine ai tanti scioperi di quest’estate di fuoco. A cominciare da quelli degli junior doctors.