L’arte africana
alla Galleria Nazionale

L’arte e la storia africana alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Da ieri è aperta al pubblico la mostra “I is Other/ Be the Other”, a cura di Simon Njami, dedicata alle opere di 17 artisti contemporanei di origine africana.

arte africana, Simon Njami

Simon Njami

Sono esposte 34 opere, che includono pittura, scultura, installazioni video, fotografia e performance. Gli artisti, provenienti dal continente africano, ma di formazione internazionale, insistono su un filo comune che è il rapporto con l’ignoto, che parte dall’incontro con l’altro. Questa mostra parla di alterità, ma non di un’alterità facile, quella che connota l’altro come elemento esterno a noi stessi, bensì di quell’alterità che lo considera prolungamento di noi.

Galleria Nazionale di Arte Moderna

La mostra non tiene conto di cronologie ma di ordinamenti sapienti, ancestrali e primordiali. Dilata e concentra lo sguardo sul mondo e solo così riesce a essere veggente prima ancora che visionaria. Rifiuta l’idea che esista un’unica storia in un unico luogo, ma racconta qualcos’altro rispetto alla cronaca e alla storia a cui siamo abituati. Non guarda indietro, ma va a demolire i luoghi comuni e a creare nuove forme di identificazione che tengono conto del futuro, che non hanno paura, che non scendono a compromessi e non chiedono il permesso. Nella mostra risaltano i costumi di Nick Cave, che reinventano riti profani, le performance di Majida Khattari, che, giocando con l’idea del paradiso musulmano e del ruolo attribuito alla donna, ci propone una sfilata di vergini mascherate e nude, come se il viso fosse l’unico ricettacolo dell’anima.

Maurice Pefura mette in scena una Divina Commedia, una sorta di labirinto nel quale saremmo prigionieri e le pagine che ne costituiscono le pareti recano iscrizioni visibili soltanto da determinate angolazioni. L’esposizione durerà fino al 24 giugno 2018.