Raggi commissariata?
Calenda smentisce

Prima c’è stato uno scontro all’arma bianca tra Virginia Raggi e Carlo Calenda. Poi improvvisamente è scoppiata la pace e l’armonia, forse troppo velocemente. La sindaca grillina di Roma e il ministro dello Sviluppo economico martedì 17 ottobre hanno raggiunto un accordo per il rilancio della capitale, il cosiddetto “Tavolo per Roma”. L’intesa firmata anche da Nicola Zingaretti, Pd, presidente della regione Lazio, da Cgil-Cisl-Uil e dalle imprese, è ambiziosa: arriverebbero 2,6 miliardi di euro di fondi pubblici (ma potrebbero aumentare ad oltre 3 miliardi) per modernizzare e potenziare servizi pubblici, infrastrutture, tecnologie, imprese.

Virginia Raggi commissariata?

Virginia Raggi

L’entusiasmo è stato incontenibile. La Raggi ha commentato a caldo: «Su Roma si vince o si perde tutti insieme…Con il ministro e il presidente della regione Lazio c’è un ottimo rapporto». Calenda ha concordato: «È un bellissimo avvio» della discussione. È partita una “Cabina di Regia” al ministero dello Sviluppo e dalla prossima settimana cominceranno gli incontri tecnici su cinque settori strategici: competitività, energia e mobilità sostenibile, interventi settoriali per occupazione e produzione, turismo, riqualificazione urbana. È previsto anche l’acquisto di 600 nuovi autobus a metano non inquinanti. Il 17 novembre ci sarà un’altra riunione tra ministro, sindaca, governatore del Lazio, sindacati ed aziende con l’obiettivo di rendere operativo entro dicembre “il piano industriale per Roma”.

Un bell’aiuto per Virginia Raggi in gravi difficoltà, costretta a fare i conti con il consenso popolare in picchiata per i pessimi servizi pubblici, per il degrado  e per l’impoverimento della città eterna. Costretta a fare i conti con una giunta capitolina terremotata dai continui abbandoni degli assessori o per guai giudiziari o per contrasti politici. Costretta a fare i conti con gli avversari esterni delle opposizioni in Campidoglio e con quelli interni del M5S romano in permanente ebollizione.

Carlo Calenda

Carlo Calenda

Ma quella “Cabina di Regia” al ministero dello Sviluppo Economico ha fatto storcere la bocca a tante persone. Sottovoce sono circolate le accuse e i dubbi basati sui 16 mesi di immobilismo della giunta dalla conquista cinquestelle del Campidoglio: «La Raggi è stata commissariata dal governo».

Così Calenda ha cercato di parare i colpi. In un videoforum tenuto ieri a Repubblica ha respinto ogni ipotesi di commissariamento del Campidoglio: l’accordo «non è fatto per mettere in difficoltà la sindaca Raggi ma per lavorare insieme e affrontare i problemi. Io non ho alcuna intenzione di commissariare nessuno, il tavolo l’ho aperto perché me l’hanno chiesto i sindacati». Un bello zig e zag. Nelle scorse settimane, prima dell’intesa sul “Tavolo per Roma”, il ministro aveva intimato alla Raggi di non presentarsi con “la lista della spesa”.

Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti

Ora il percorso è ad ostacoli. Dalla prossima settimana si vedrà già negli incontri tecnici se i contrasti verranno superati o se, invece, non faranno saltare tutto. La capitale è allo stremo, non può più aspettare.

La crisi, secondo i dati del Sole 24 Ore, continua a colpire duro: dal 2008 al 2016 il reddito pro capite dei romani è calato del 15%; le industrie sull’orlo del crac tra Roma e provincia sono 58 e oltre 23 mila lavoratori sono a rischio; la fuga delle grandi aziende prosegue (meno 13% le società per azioni), mentre c’è il boom delle micro imprese (più 30% ambulanti e più 150% affittacamere). Per il 71% degli utenti il principale problema della metropoli è il disastrato servizio di trasporto pubblico. Sono tutti problemi che aspettano una risposta urgente.

 

R.Ru.