Ferrara, Firenze, Londra, Nizza, Parigi. Soprattutto Parigi. Giovanni Boldini è un pittore cosmopolita attento ai particolari, vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900. Si trasferisce nella capitale francese nella seconda metà del 1880 e diventa amico dei maggiori pittori impressionisti francesi.
A Parigi è una delle anime della Belle Epoque, un’epoca felice di pace e di progresso in Europa nei primi anni del 1900. È il genio dei ritratti maschili e soprattutto femminili. A volte usa morbidi colori pastello, altre volte violente tonalità scure, pennellate di nero. Emergono i visi intensi e i corpi sinuosi di attrici e di baronesse di tutta Europa. Emergono la bellezza e la seduzione, ma anche l’orgoglio e la determinazione delle donne del Novecento che reclamano la loro autonomia culturale, professionale, famigliare. Ritrasse centinaia di donne che ostentavano la propria fierezza. Il suo percorso artistico è lunghissimo. Muore a 89 anni a Parigi dopo aver assistito alla Prima guerra mondiale e aver vissuto la vigilia della Seconda.
Al Complesso del Vittoriano a Roma si possono ammirare circa 160 quadri e disegni di Boldini e di alcuni altri pittori dell’epoca.
La mostra – si legge sul sito internet del Vittoriano – si presenta come una delle più ricche e spettacolari esposizioni antologiche degli ultimi decenni, proponendo al pubblico olii e pastelli tra i più rappresentativi della produzione di Boldini e di altri artisti a lui contemporanei, oltre a una piccola selezione di disegni su carta e incisioni.
L’esposizione ricostruisce passo dopo passo il geniale percorso artistico del grande maestro italo-francese, che non è stato solo uno dei protagonisti di quel periodo ineguagliabile, o solo il geniale anticipatore della modernità novecentesca, ma colui che nelle sue opere ha reso ed esaltato la bellezza femminile, svelando l’anima più intima e misteriosa delle nobili dame dell’epoca, per lui “fragili icone”.
In mostra circa 160 opere – alcune delle quali raramente esposte come La tenda rossa (1904), Signora che legge (1875), Ritratto di signora in bianco con guanti e ventaglio (1889), Signora bruna in abito da sera (1892 ca.), Ritratto di Madame G. Blumenthal (1896) – provenienti da importanti collezioni private e dai musei di tutto il mondo, quali il Musée d’Orsay di Parigi, Staatliche Museen zu Berlin – Nationalgalerie di Berlino, il Musée des Beaux-Arts di Marsiglia, gli Uffizi di Firenze e infine, ma non per ultimo, il Museo Giovanni Boldini di Ferrara che è la più importante raccolta pubblica di opere del maestro.
Esposta nelle sale del Vittoriano anche la grande tela dedicata a Ritratto di Donna Franca Florio (1901-1924), capolavoro simbolo della Belle Époque e della Palermo felicissima.
Dal 4 marzo al 16 luglio. Complesso del Vittoriano