Fortunata la guerriera
di Torpignattara

Fortunata, un nome beneaugurante, che stona con la dura realtà della vita. La protagonista del film, Jasmine Trinca, in ‘Fortunata’ è una proletaria selvaggia che combatte contro il mondo: un matrimonio fallito, una famiglia d’origine disastrata, una bambina da mantenere, un lavoro precario di parrucchiera a domicilio. Non ha ancoraggi sui quali poggiare: la figlia Barbara è una bambina di appena 8 anni, l’ex marito (Edoardo Pesce) è violento e la perseguita, il migliore amico (Alessandro Borghi) è fragile e tossicodipendente, sua madre (Hanna Schygulla), ex attrice, è malata di Alzheimer. La sua vita di svolge a Torpignattara, una periferia degradata di Roma.

Jasmine Trinca

Jasmine Trinca

Fortunata è irruenta, imperfetta, decisa, diretta, sudata. Lascia ogni mattina la sua casa in periferia per andare a lavorare nelle abitazioni borghesi. Fatica e suda inseguendo un sogno: un negozio di parrucchiera, l’autonomia, la felicità. Lotta contro la fatica di vivere una vita «che non si incula nessuno». Sergio Castellitto, il regista, la definisce «una meravigliosa coatta».

Fortunata è una madre trentenne imperfetta e tenace, sullo sfondo di una società sempre più frammentata e disgregata. Sfreccia con una massa scompigliata di capelli biondi con la ricrescita, minigonna e biancheria intima colorata. Sul frigorifero ha un adesivo con la scritta «I love Torpigna».  Lotta e sogna un negozio di parrucchiera con l’insegna ben visibile.

Sergio Castellitto

Sergio Castellitto

Spavalda, solare, cammina a testa alta sulle sue zeppe verso la meta. Ma deve affrontare le tante difficoltà, gli imprevisti di tutti i tipi. Incontra l’amore. Incontra Patrizio, Stefano Accorsi, uno psicologo infantile che sostiene la figlia Barbara.

Il film a fine maggio al Festival di Cannes ha vinto il premio per la miglior attrice, consegnato a Jasmine Trinca, nella sezione “Un Certain Ragard”.  Molto soddisfatto Castellitto: «Sono felice, orgoglioso, fiero. Fiero che Fortunata stia piacendo al pubblico e alla critica». Il regista ha indicato l’amore raccolto per «la nostra guerriera di Torpignattara». Un ruolo chiave nel film è svolto da Margaret Mazzantini, scrittrice, sceneggiatrice del film e moglie di Castellitto.

 

Dal 20 maggio nei cinema