Grazie a Lucia Borsellino
e a Fabio Trizzino

Lucia Borsellino, Fabio Trizzino

Fabio Trizzino

La commissione parlamentare Antimafia ascolta Lucia, figlia di Paolo Borsellino e l’avvocato (e marito) Fabio Trizzino, da sempre impegnato nella faticosa opera di ricerca della verità su quanto è accaduto prima e dopo la strage di via D’Amelio. Parlano anche a nome di Fiammetta e Manfredi, sorella e fratello di Lucia.      

Lucia Borsellino auspica che si scriva la parola fine a fantasie e fumisticherie, e finalmente si faccia solo riferimento a documenti, testimonianze autorevoli. E in luogo di tesi precostituite, si faccia un’attenta e rigorosa analisi dei fatti per come sono accaduti.

L’avvocato Trizzino ricostruisce il contesto politico di allora; grazie a lui, e a “Radio Radicale” (non il servizio pubblico Rai) che ha trasmesso l’intera seduta integrale, si è appreso:

Paolo Borsellino

1) Borsellino era convinto della necessità di trovare la chiave per far parlare gli imprenditori, un contesto difficile, visto che c’era il coinvolgimento di Cosa Nostra in Sicilia.

2) Poco prima di essere ucciso Borsellino confida alla moglie Agnese che «non sarebbe stata la mafia a ucciderlo, della quale non aveva paura, ma sarebbero stati i suoi colleghi e altri a permettere che ciò potesse accadere».

3) La chiave delle stragi per Borsellino, i figli e Trizzino va cercata nel cosiddetto “dossier” sugli appalti elaborato dai carabinieri del Ros guidati dal generale Mario Mori.

Mario Mori

4) La procura di Palermo era un “covo di vipere”. Borsellino ne era consapevole e questo temeva.

5) Borsellino era odiato e temuto da Totò Riina anche prima e più di Giovanni Falcone proprio per la sua intuizione/convincimento sugli appalti.

6) Nessuno ha mai chiesto a Pietro Giammanco, procuratore capo di Palermo, conto del perché ha ostacolato in ogni modo Borsellino fin quasi alla vigilia della sua uccisione.

Ho cercato di riassumere la prima, lunga audizione di Fabio Trizzino alla commissione Antimafia. Forse mi è sfuggito qualcosa e certamente molto altro di interessante verrà fuori nelle prossime audizioni.

È augurabile che dopo Lucia Borsellino e Fabio Trizzino siano ascoltati dalla commissione anche Mori, il Pm Alfonso Sabella, lo storico Salvatore Lupo. Se poi qualcuno si rizela, questo è un motivo in più per farlo.