Lo scudetto del Napoli
e il rischio del ridicolo

Ubriachi di scudetto molti, moltissimi napoletani si danno alla pazza gioia e continueranno a farlo fino a domenica 4 giugno, quando, terminato il campionato di calcio, il Napoli celebrerà ufficialmente la vittoria. Lo farà in una città che da settimane è addobbata con manifesti, statuette, striscioni e festoni azzurri.

Il Napoli, Napoli festeggia lo scudetto

Napoli festeggia lo scudetto

Una festa senza fine, per le strade e sui social. Trattandosi di una città scaramantica come Napoli, tocca dare un’occhiata all’andamento delle puntate al Lotto. Qui è spuntata la “cinquina azzurra”, che adesso in città viene giocata quasi da tutti. Si tratta di cinque numeri legati alla storia del Napoli: 87, 90, 23, 3, 33. I primi tre sono gli anni in cui la squadra ha vinto il Campionato, il 3 si riferisce al terzo scudetto appena conquistato e 33 sono gli anni trascorsi dopo l’ultimo campionato vinto dal Napoli di Diego Armando Maradona.

Santificato dai tifosi, il “Pibe de Oro”, è stato poi ufficializzato come icona anche dall’attuale società di calcio e dal Comune di Napoli, che nel 2020 gli ha intitolato lo stadio. Ma è nei quartieri spagnoli, sotto il murale che lo raffigura sulla facciata di un palazzo di sei piani, che i riferimenti al fuoriclasse argentino scomparso nel 2020 sono continui. Perché, come ha detto subito dopo la certezza matematica del terzo scudetto, una signora in estasi sotto il murale: «Diego ci guarda dal cielo…».

Una maglietta di Diego Armando Maradona

Il “delirio” per il terzo scudetto non è comunque limitato ai tifosi comuni che in questi giorni girano festanti per le strade della città. La retorica si può incontrare anche nei gesti e nelle dichiarazioni di tanti vip nati a Napoli e dintorni. Per esempio il regista premio Oscar Paolo Sorrentino, tifosissimo del Napoli e – suo tempo – di Maradona, di cui custodisce religiosamente una maglietta autografata. Ma non scherza nemmeno lo scrittore Maurizio De Giovanni. L’autore della serie di gialli centrata sul commissario Ricciardi, si dichiara “malato” del Napoli. E dalla sua casa di viale Raffaello con panorama su tutta Napoli, vede lo scudetto come «vittoria spartiacque per l’intera città».

Il magistrato Raffaele Cantone, ex presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, anche lui appassionato di calcio e tifosissimo della squadra partenopea, confessa in un’intervista che quest’anno il Napoli gli ha dato “incredibili soddisfazioni”. Anche per lui lo scudetto farà bene a tutta la città, perché i turisti aumenteranno e molti napoletani hanno già capito che si può vivere “guadagnando legalmente” con il turismo.

Tesi, questa del riscatto, lanciata dal sindaco di Napoli Manfredi subito dopo la certezza dello scudetto, definito «Evento enorme, vittoria grandissima del Napoli e anche per Napoli».

Il Napoli, Tifosi del Napoli in festa davanti lo stadio

Tifosi del Napoli in festa davanti lo stadio

Sarà veramente così? La conquista del terzo scudetto nel Campionato di calcio farà da traino per lo sviluppo di una città splendida finché si vuole, ma piena di problemi, economicamente arretrata e pesantemente condizionata dalla criminalità?

Quasi a smentire l’ottimismo sparso a piene mani da tanti napoletani che contano sono risuonati nel pieno della festa scudetto i colpi di pistola sparati approfittando della folla in strada. Un morto e tre feriti in quello che, secondo gli inquirenti, è stato un regolamento di conti camorristico.

D’altra parte, a scorrere la classifica 2022 sulla qualità della vita nelle città italiane pubblicata ogni anno dal Sole 24 Ore, si vede che Napoli ha continuato a perdere terreno precipitando al 98 esimo posto e che la città metropolitana è al primo posto in Italia «per indice di criminalità e furti con strappo». Mentre la provincia di Napoli è in coda (81esima posizione) per “ambiente e servizi”, 92esima per “ricchezza e consumo”, 104esima per “giustizia e sicurezza”…

Se la situazione è questa, se i dati e gli indici del quotidiano della Confindustria fotografano una grave realtà di arretratezza e degrado, tutta l’enfasi su Napoli “città della gioia” che ha vinto lo scudetto in nome di Maradona e si prepara al riscatto…  assume un altro tono. Quello di una retorica al limite del ridicolo.