Da virus finito
a terrificante

Disorientati, impauriti. Contagi e morti aumentano a ritmi vertiginosi: gli italiani guardano con timore al presente e al futuro. Roberto Speranza è molto allarmato: la diffusione del Covid-19 sale con «una curva terrificante». Il ministro della Salute ha precisato di vedere «troppa gente in giro».

Contagi, Roberto Speranza

Roberto Speranza

A ottobre la preoccupazione per la pandemia è diventata allarme rosso sul fronte dell’emergenza sanitaria, economica e dell’ordine pubblico (in molti casi le proteste di piazza sono degenerate in guerriglia urbana). La priorità della difesa della salute (e della vita) ora prevale su quella economica-occupazionale (il tracollo di molte attività rischia di portare alla fame molte categorie di lavoratori come ristoratori e commercianti). Così il governo Conte e le regioni parlano e polemizzano su “zone rosse”, coprifuoco notturni e diurni, di lockdown nazionali o “selettivi”, di chiusura parziale o totale di molte attività non essenziali (bar, ristoranti, cinema, palestre, musei, concerti).

Contagi, Giovanni Toti

Giovanni Toti

La filosofia è di tenere tutti, o quasi tutti, a casa per ridurre morti, contagi e l’esplosione delle terapie intensive negli ospedali. L’attenzione è soprattutto verso le persone anagraficamente più fragili: gli anziani.

Il governatore della Liguria Giovanni Toti vuole tenere rinserrate a casa le persone in età avanzata perché la maggioranza dei morti sono anziani «per lo più in pensione, non sono indispensabili alla sforzo produttivo del Paese». La soluzione del problema di sapore nazista ha sollevato un mare di proteste e Toti si è scusato, dicendo di essere stato frainteso: lui vuole «tutelare in ogni modo» gli anziani perché sono i soggetti più fragili.

Sembra svanita l’unità d’intenti nel combattere il Coronavirus emersa a marzo e aprile, nel periodo più buio della pandemia, quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte decise oltre due mesi di lockdown nazionale, il confinamento a casa.

Contagi, Protesta lavoratori dello spettacolo davanti Montecitorio

Protesta lavoratori dello spettacolo davanti Montecitorio

Non hanno aiutato gli errori del governo e delle regioni (come i banchi con le rotelle nelle scuole invece di potenziare il trasporto pubblico per evitare affollamenti). Perfino uno dei ministri migliori come Speranza ha commesso uno sconcertante autogol: aveva programmato di far pubblicare a fine ottobre un suo libro dal titolo beneaugurante ma purtroppo prematuro: «Perché guariremo».

Comunque il problema è enorme: la pandemia sconvolge mezzo mondo, compresa tutta l’Europa e gli Stati Uniti. In Italia a fine maggio, quando crollarono contagi e morti, diversi virologi e medici parlarono di virus finito o di bassa carica virale. Adesso si sono scusati per l’avventatezza.