Sarà il primo Campionato europeo di calcio itinerante e coinvolgerà le città più belle e prestigiose del Vecchio Continente. Fortemente voluto dall’allora presidente UEFA, Michael Platini, Euro 2020 è ormai alle porte.
Roma è pronta a farsi il trucco per ospitare la gara inaugurale ed altri tre match di girone. Ne parliamo con Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini del comune di Roma e neo commissario straordinario UEFA EURO 2020, in una piacevolissima chiacchierata anche sui temi caldi dell’attualità.
Assessore Frongia, come si vestirà Roma per ricevere al meglio i tantissimi appassionati che accorreranno nella Capitale d’Italia per partecipare ai prossimi campionati europei?
Per la prima volta dalla nascita della massima competizione europea (1960) realizzeremo un percorso storico che da piazza del Popolo ai Fori Imperiali accoglierà turisti, tifosi e famiglie in un unico contenitore di sport, cultura, divertimento e sano intrattenimento. Voglio anche sottolineare che non dimenticheremo le periferie, alle quali riserveremo iniziative specifiche in collaborazione con la FIGC.
La scommessa che voglio vincere è quella di riuscire a coinvolgere tutta la città.
Capitolo impianti sportivi: Stadio Flaminio e Pala Tiziano sono, ormai, abbandonati all’incuria e preda di scellerati atti di vandalismo…
Venti anni di lassismo e di politica dello scaricabarile hanno provocato le attuali condizioni di inaccettabile degrado. In questi casi occorre coinvolgere i migliori soggetti pubblici e privati per fare squadra e restituire alla cittadinanza queste due importantissime strutture. Stiamo perseguendo questa strategia in stretta e costante sinergia con l’Università La Sapienza, l’Istituto del Credito Sportivo e la Cassa depositi e prestiti.
Cosa sta facendo questa amministrazione per migliorare la promozione e la fruizione dello sport per tutti?
Lo sport non si racchiude nella sola pratica fisica, è un concetto estremamente serio e tocca aspetti fondamentali della vita umana. Per questo motivo deve essere svolto nel modo migliore e in strutture idonee. Il nuovo regolamento degli impianti sportivi di Roma Capitale e la nuova normativa vigente prevedono l’avvio delle procedure per l’affidamento in concessione degli impianti sportivi di proprietà capitolina. Questa azione amministrativa è tesa a favorire la partecipazione degli operatori economici, sollecitando il mercato ed incentivando lo sport attraverso la valorizzazione delle sue strutture, che sono un bene prezioso della città da tutelare e conservare al servizio della collettività.
Un’ultima domanda sulla stretta attualità di politica sportiva. Come valuta la recente riforma dello sport collegata al ruolo di Sport e Salute?
La valuto sicuramente in maniera positiva. Lo sport è una risorsa e un bene che appartiene a tutti ed è giusto che se ne occupino le istituzioni italiane. C’è una continuità operativa con il passato tramite dirigenti validi confermati: i dirigenti di Sport e Salute sono gli stessi della Coni Servizi con i quali già collaboravamo in passato. Sabelli è un manager di provato valore ed esperienza e lo abbiamo incontrato con la sindaca Raggi trovando da subito forti intese. Sono anche particolarmente orgoglioso di menzionare il professor Francesco Landi (romano), primario di riabilitazione geriatrica al Gemelli di Roma, oltre che sportivo, da sempre impegnato nella promozione medica e i corretti stili di vita e avrà un ruolo importante anche nel dialogo con le Federazioni.