Black out della sanità, sciopero dei medici. Corsie degli ospedali e sale operatorie semivuote. I medici e i veterinari del Sistema sanitario nazionale ieri, venerdì 23 novembre, hanno scioperato in massa per 24 ore, come un anno fa, garantendo sempre la «continuità delle prestazioni indispensabili».
![sciopero dei medici, ospedale Santo Spirito](https://www.sfogliaroma.it/wp-content/uploads/2018/11/Ingresso-Ospedale-da-Lungotevere-300x225.jpg)
Ospedale Santo Spirito
Aumenti retributivi, assunzioni, investimenti sono al centro dell’agitazione dei camici bianchi. Manifestazioni di protesta si sono svolte nelle piazze delle principali città italiane.
Lo sciopero è stato un successo e i sindacati cantano vittoria. Carlo Palermo, segretario generale del sindacato Anaao Assomed, ha annunciato in una conferenza stampa: «Le notizie che arrivano dalle regioni parlano di una partecipazione allo sciopero dei medici ben maggiore rispetto alle aspettative, pari a 80-90% del personale. Bisogna tornare anni indietro per trovare la stessa adesione a una mobilitazione».
Sotto accusa è l’esecutivo giallo-verde perché non riapre il rubinetto degli stanziamenti. Secondo la Fp-Cgil Medici «il “Governo del cambiamento” continua a definanziare il servizio sanitario pubblico, a danno della cittadinanza e a beneficio del privato». La Uil-Fpl sollecita assunzioni: «Si sperava in qualcosa di più concreto da questo governo. Si deve porre fine al blocco del turnover, ricordando che mancano circa 20mila medici. Il Sistema sanitario è al collasso, l’età media del personale medico supera i 54 anni e si prevedono migliaia di uscite con i nuovi pensionamenti».
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Una operazione chirurgica
Per i sindacati dei medici la sanità pubblica è “ormai al collasso”: chiedono il rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni. Ma la protesta, tengono a precisare le organizzazioni sindacali, è anche a favore dei cittadini stessi, per garantire a tutti un’assistenza adeguata.
La ministra della Salute Giulia Grillo rassicura i sindacati: «Nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l’aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard per lo stesso biennio».