Fontana, Burri, Guttuso,
De Chirico a Frascati

Non c’è che dire: dal punto di vista degli avvenimenti artistici in Italia pare essere proprio il momento di Lucio Fontana, l’eclettico artista noto soprattutto per i suoi famosissimi “tagli” e per le originalissime ma transitorie installazioni luminose.

Lucio Fontana, ritratto femminile

Lucio Fontana: ritratto femminile

Da fine settembre e fino a tutto il febbraio prossimo il Pirelli Hangar Bicocca di Milano ospita la mostra «Ambienti/Environments» che, negli enormi spazi e capannoni della periferia industriale milanese, raccoglie nove “Ambienti spaziali” e due interventi ambientali nei quali il rapporto luce/spazio crea suggestioni irripetibili. Nel frattempo alcuni dei più famosi “tagli” di Fontana godono del nuovo allestimento/mostra temporaneo voluto alla Gnam di Roma dalla direttrice Cristiana Collu che, sfidando granitiche certezze di allestimento immutabile della Galleria nazionale di arte moderna a Valle Giulia, ha fornito alla Galleria un momento di fresco disorientamento, una vitalità e un pubblico quantomeno numericamente sconosciuto da tempo.

Non bastassero questi due avvenimenti a riproporre la centralità di Fontana nella storia dell’arte italiana del Novecento, è giunta ora l’inaugurazione della mostra «Altre stanze anni 50 e 60» alle rinnovate Scuderie Aldobrandini di Frascati (resterà aperta fino al 14 gennaio 2018) dove, fra le oltre quaranta opere scelte fra le 3.000 della collezione della Banca d’Italia, una ceramica di Fontana con la sua potente capacità attrattiva fa la parte del leone e del catalizzatore dell’attenzione del pubblico nell’intera esposizione.

Inquadratura laterale

Il “Ritratto femminile”, splendido nella sua vivezza, fa specie se lo si contestualizza nel tempo e si considera che è del 1956, ad appena due anni di distanza dai famosi “Tagli”. Si tratta di un’opera che magnetizza l’attenzione dello spettatore per lo sguardo stupito dell’attimo, la bocca colta nel momento di emettere una parola, per i riccioli spettinati nella quotidianità dell’essere. Questa è l’unica ceramica in mostra fra poche altre dello scultore e una maggioranza di quadri che il “Ritratto femminile” sembra invitarci a guardare per cogliere il medesimo accadere dell’attimo. Fra le altre opere si distingue il bel “Bianco e nero” di Alberto Burri e l’imponente “Da destra verso sinistra” di Mario Schifano. Ma non sono da dimenticare le opere di Franco Angeli, Renato Guttuso, Corrado Cagli, De Chirico e Mambor. Fa un po’ le veci del padrone di casa, come ha ricordato l’assessore alla Cultura di Frascati Emanuela Bruni nel corso della cerimonia inaugurale, Mattia Moreni che visse con la famiglia per un periodo proprio nel comune tuscolano.

Inquadratura frontale

Resta da dire la sorpresa per la capacità organizzativa degli allestitori di questa mostra: per diversi motivi si tratta di un unicum nel suo genere in un momento di tagli ai bilanci delle amministrazioni pubbliche. È la prima volta in assoluto che la Banca d’Italia promuove una mostra esterna alle proprie sedi, dove queste opere abitualmente vivono in ovattati uffici e corridoi, tutta fatta con una parte del suo immenso patrimonio artistico: circa 3.000 opere, come si diceva.

Assolutamente irripetibile anche la modalità con cui questa raccolta ha preso l’avvio: Bankitalia dapprima ha dato sede ai numerosi reperti archeologici di età romana rinvenuti nei lavori di costruzione della propria sede nazionale a Roma terminati nel 1892. Ma l’opera di raccolta vera e propria si avviò nel 1933 con l’acquisizione di 82 opere d’arte della ricchissima collezione privata dell’industriale e finanziere biellese Riccardo Gualino, sequestrata a seguito del tracollo finanziario del collezionista. Da allora è iniziata una ininterrotta acquisizione di opere per sostenere l’attività di artisti italiani. Ed ora una piccola parte di queste opere è aperta al pubblico grazie alla felice intuizione delle Scuderie Aldobrandini di Frascati che con l’occasione riaprono al pubblico anche le loro sale, uno dei musei archeologici civici più ricchi nei dintorni di Roma.