Raggi tra il martello
Marra e l’incudine pm

Raffaele Marra è quasi libero, agli arresti domiciliari, mentre Virginia Raggi si prepara ad affrontare l’interrogatorio davanti ai pm. L’accusa di falso e abuso d’ufficio per la nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele, nominato al vertice del dipartimento turismo del Campidoglio, potrebbe sfociare in un rinvio a giudizio. E così, nel momento più difficile della sua carriera, la sindaca deve cercare di tenere a distanza di sicurezza i fratelli Marra.

Campidoglio

Campidoglio

Non sarà un’impresa facile. Raffaele, che è stato il braccio destro della Raggi, e per molti il vero sindaco della capitale, era una specie di Rasputin, potente, silenzioso, depositario di molti segreti. Ai primi di luglio, uscito dal carcere dopo la lunga detenzione, ha concesso soltanto un banalissimo «è stato terribile». Ma, qualche mese prima, intercettato su ordine della magistratura, confidava a un’amica quello che pensava veramente della sua ex benefattrice: «Non ha le palle… come fa a fare la sindaca…». E poi: «Sta facendo la principessa… L’hanno fregata e adesso non sa come uscirne…».

Nemmeno Renato Marra ama parlare in pubblico. Intanto ha preso penna e carta e ha presentato domanda per andare a dirigere il dipartimento Turismo del Campidoglio. Guarda caso si tratta dello stesso posto che è costato alla sindaca l’accusa di falso da parte della procura di Roma. Una sfida o un avvertimento? Difficile pensare che Renato non abbia concordato la mossa con il fratello Raffaele a cui è stato sempre legatissimo.  

Beppe Grillo

Beppe Grillo

Il fatto che la Roma dei Cinquestelle sia diventata una polveriera pronta preoccupa sempre di più il vertice nazionale, anche perché il processo alla sindaca si svolgerebbe nel pieno di una campagna elettorale che tra regionali (prima in Sicilia poi nel Lazio) e politiche segnerà il destino del Movimento. E così Beppe Grillo, nell’ultimo viaggio a Roma (per i funerali di Paolo Villaggio) ha voluto incontrare il capogruppo capitolino Paolo Ferrara e Marcello De Vito, uomo di punta degli ortodossi. I due sono da tempo in rotta di collisione con sindaca e giunta.

Dopo un breve “saluto di cortesia” alla Raggi, l’ex comico genovese, ha invitato i due oppositori a pazientare ancora prima della resa dei conti: «Andate avanti, ragazzi, continuate così, però mi raccomando mantenete la calma e non fate casini…».

Virginia Raggi

Virginia Raggi

Come dire: tenete sotto tiro la giunta, ma per sparare dovrete aspettare ancora un po’. Adesso a Roma non possiamo permetterci nuovi scossoni. Siamo alla vigilia d’un processo che vedrà la sindaca salire sul banco degli imputati, nel pieno d’una campagna elettorale da cui dipenderà gran parte del nostro futuro.

F.Sa.