La Roma la spunta contro l’Empoli. Dopo l’ennesima dichiarazione di Spalletti, che alla conferenza stampa di venerdì aveva ribadito «Resto solo se vinco un trofeo», la sfida con l’Empoli di Martusciello finiva in secondo piano, nonostante lo stesso tecnico di Certaldo avesse ricordato l’importanza di vincere questa partita. L’obiettivo di mantenere a distanza il Napoli e non consegnare già lo scudetto alla Juventus è raggiunto.
I giocatori della Roma sono sicuramente con il pensiero rivolto alla ben più sentita partita di Coppa di martedì prossimo, dove incontreranno i “cugini” della Lazio per il ritorno dei quarti di Coppa Italia. Nonostante questo impegno cosi ravvicinato e una rimonta da molti definita impossibile (2 a 0 all’andata), Spalletti non effettua un turn-over pesante, ma mette in campo la squadra con i “titolarissimi” a parte l’infortunato De Rossi, lo squalificato Strootman e ovviamente il “lungodegente” Alessandro Florenzi.
La formazione prevede infatti Szczesny in porta, Manolas, Fazio e Rudigher in difesa, Paredes e Naingolan a centrocampo con Mario Rui e Bruno Peres sulle fasce, Salah, Perotti e Dzeco in attacco.
La Roma inizia con ritmi blandi e con la voglia di risolvere in maniera facile la partita, come se fosse una seccatura da superare. I tre difensori giallorossi spesso si ritrovano a rincorrere un guizzante Thiam spesso ben fornito dal centrocampo dei bianco-azzurri. I due esterni Rui e Peres salgono spesso troppo in anticipo lasciando eccessivo campo alle ripartenze dell’Empoli. Cosi il primo pericolo arriva proprio da Thiam che in dubbio fuorigioco si ritrova solo davanti a Szczesny che lo atterra. L’arbitro aveva già fermato il gioco per fortuna dei giallorossi, perché sarebbe stato rigore e cartellino giallo.
Invece al 12′ Dzeko devia in rete un assist di Rudigher dopo il preciso tiro dalla bandierina di Paredes. 32 Gol in stagione per il Bosniaco. La Roma continua a fare il compitino con tanti lanci lunghi a cercare Dzeko, risultati poco efficaci.
Il secondo tempo vede un’Empoli più determinata in attacco e più accorta sul pressing difensivo, ma è la Roma più disposta a giocare da squadra che comincia ad emergere. Infatti al 56′ da una imbeccata di testa di Salah, dopo un preciso passaggio di Perotti, Dzeco gira in rete dove niente può fare il bravo Skorupski. Con l’ingresso di Grenier per Perotti, la Roma migliora a centrocampo e le punte ricevono diversi passaggi filtranti e cross in più. Salah al 70′ con un tiro di testa colpisce la traversa. Totti al posto di Dzeco al 73′ illumina il campo con i soliti passaggi nei corridoi che solo lui riesce a trovare.
Doppietta di Dzeko; 33 gol in stagione (superati Volk, Manfredini e Totti) e di nuovo capocannoniere. Ma vanno ricordati il solito instancabile e insostituibile Naingolan, un Paredes veramente pensante della Roma che elargisce palle di precisione. Szczesny si esibisce in due parate eccezionali. Il portiere è lodato da Spalletti durante l’intervista a SKY nel post partita. Alla Roma va bene cosi, tre punti senza troppa fatica e una vittoria che le da la carica per la “Remuntada” di martedì, con qualche brivido ma con tanto Dzeko.