Il Tesoro del ‘sor Checco’
Nei Mercati di Traiano
arriva i ‘Fori dopo i Fori’

Un tesoro come nelle favole. Un colpo di piccone di un manovale e a sorpresa sgorgò una cascata di monete d’oro e di gioielli preziosi. Era il 22 febbraio 1933, il regime fascista demolì i palazzi rinascimentali e medievali per portare alla luce i resti del Fori dell’antica Roma. In una casa in via Alessandrina 101, cancellata per fare posto a via dell’Impero ora via dei Fori Imperiali, era nascosto un tesoro di incalcolabile valore culturale, numismatico, storico ed economico. Vennero fuori oltre 2.500 monete d’oro: greche, etrusche, romane, bizantine, longobarde, medioevali, rinascimentali, settecentesche ed ottocentesche. In più: anelli, collane, gemme, pietre preziose.

Il Foro di Traiano

Il Foro di Traiano

Il proprietario era stato “er sor Checco”, come era chiamato Francesco Martinetti, il ricco antiquario e mercante d’arte che abitò in quella casa dal 1879 al 1895, abitazione demolita dai picconi nel 1933. Martinetti era un personaggio strano. Era un uomo colto, avaro, dedito, sembra, anche al commercio internazionale di opere d’arte contraffatte. Nascose il suo tesoro nell’intercapedine di un muro, poi morì e non se ne seppe più nulla fino all’abattimento della sua casa. Il Tesoro di via Alessandria finì nei Musei Capitolini sul Campidoglio.

Questa è soltanto una delle storie raccontate da ”I Fori dopo i Fori. La vita quotidiana nell’area dei Fori Imperiali dopo l’antichità”. La mostra, allestita ai Mercati di Traiano, illustra la vita quotidiana, insieme alle vicende di luoghi e persone, della più celebre area di Roma, dal V secolo dopo Cristo alla trasformazione fascista. È un lunghissimo affresco. Il soprintendente Claudio Parisi Presicce ha spiegato: «È frutto degli scavi degli ultimi 25 anni che hanno permesso una scansione più precisa delle fasi storiche, soprattutto medioevali».

Ultimissime fasi della Roma imperiale, il Cristianesimo, le invasioni barbariche, i bizantini, lo Stato della Chiesa, il Medioevo, il Rinascimento, il Barocco, l’unità d’Italia, il Fascismo. È un viaggio nel tempo, nella storia della città eterna attraverso il più grande cantiere archeologico moderno. Sono 310 i reperti archeologici trovati in quell’area cruciale di Roma ed esposti ai Mercati di Traiano.

 

Dal 30 marzo al 10 settembre 2017

Tutti i giorni ore 9.30 – 19.30