Massoneria nel caos.
Ribaltone elettorale,
Seminario batte Taroni

Seminario, Stefano Bisi e Antonio Seminario

Stefano Bisi e Antonio Seminario

«Visita interiora terrae, rectificando invenies occultum lapidem», che tradotto significa «visita il centro della terra e rettificando troverai la pietra occulta». Questa massima cara agli alchimisti compare per la prima volta sul manoscritto “Azoth”, scritto nel 1613 dal monaco benedettino tedesco Basilio Valentino.

E si sa che l’Alchimia precede e sta alla base degli studi filosofici ed esoterici che nei secoli hanno costituito un vettore guida per la massoneria. E sì che dalla ricerca della pietra filosofale alla Fondazione fatta da Bisi per gestire oltre 200 milioni di patrimonio, la massoneria ne ha fatta parecchia di strada, fino ad arrivare ai giorni nostri dove addirittura siamo di fronte all’utilizzo di stratagemmi per modificare l’esito elettorale. Brogli? Qualcosa di simile. La CEN (Commissione elettorale nazionale) nella notte tra il 9 e il 10 marzo al Vascello, usando criteri contrari al diritto e ai precedenti in massoneria, sovverte il voto in favore di Seminario. Il risultato finale diventa 6.369 voti per Antonio Seminario e 6.343 voti per Leo Taroni.

Leo Taroni

Il 3 marzo si svolgono le elezioni e negli scrutini effettuati dai commissari e dagli ispettori di entrambi gli schieramenti vince Leo Taroni con 6.482 voti contro 6.467 per Antonio Seminario, una differenza piccola che consegna il maglietto del Gran Maestro a Leo Taroni.

Ora Leo Taroni, da designato Gran Maestro del Goi (Grande Oriente d’Italia) sull’onda della trasparenza e della lotta alle infiltrazioni mafiose, si trova perdente per una manciata di voti. Hanno vinto i calabresi. Ha vinto Stefano Bisi che con loro, dopo aver battagliato negli anni passati, ha pensato bene di trovare un accordo.

Una brutta pagina che profuma più di interessi che di filosofia, scritta nel più becero dei modi, andando contro anche alle regole vigenti nella Repubblica Italiana dove vige il favor voti. La CEN per funzione è un organo assimilabile alla Giunta per le elezioni della Camera dei Deputati. Possibile che per l’organo costituzionale della Repubblica le schede e i voti sono validi mentre per la CEN no?

La massoneria sta rischiando il ridicolo davanti alla opinione pubblica.