Rifioriscono gli oliveti
abbandonati della Tuscia

Olio, Un olivo della Tuscia viterbese

Un olivo della Tuscia viterbese

Olio d’oliva. Ambiente, agricoltura, lavoro, cucina, salute possono marciare insieme. L’impegno per la qualità è diventata una carta vincente dell’agricoltura italiana per combattere la crisi. Una grande attenzione c’è soprattutto per la produzione dell’olio d’oliva, una ricchezza nazionale minacciata da tante insidie. L’”oro verde” deve fare i conti con tanti pericoli: dal flagello del batterio della xylella che fa strage di olivi centenari alle truffe sull’olio extravergine d’oliva.
Dopo il successo delle prime due edizioni, il 20 gennaio 2020 torna Evoluzione, percorsi per l’extravergine di qualità, il progetto di valorizzazione dell’olio extravergine organizzato da La Pecora Nera Editore e Oleonauta di Simona Cognoli.

L’appuntamento, organizzato a Roma al Parco dei Principi Grand Hotel & SPA (via G. Frescobaldi, 5), è pensato, sottolinea un comunicato stampa, per sensibilizzare e formare gli operatori del settore della ristorazione e della gastronomia sull’utilizzo di olio extravergine d’oliva di qualità e promuovere opportunità di business.
Tra le 35 aziende selezionate, dopo essere stato oggetto della recente intervista al TG1 economia a cura di Anna Scafuri, è presente l’Olio di notte del Frantoio Oleario Presciuttini di Montefiascone in provincia di Viterbo che, con il suo progetto di recupero degli oliveti abbandonati nella Tuscia, sta ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Nella Tuscia sono state recuperate e rimesse in produzione 3.500 piante abbandonate. Viene utilizzata anche la tecnologia digitale per avere dei dati certi, reali. Occorre garantire una tracciabilità del prodotto, che può combattere la crisi dell’olivicoltura di qualità, evitando l’immissione sul mercato di prodotti non italiani e puntando sulla valorizzazione delle oltre 600 varietà autoctone esistenti in Italia.

Olio, Le olive, l'"oro verde" dell'Italia

Le olive, l'”oro verde” dell’Italia

Il recupero degli olivi, una ricchezza e un simbolo della stessa identità culturale italiana, avviene anche tramite interventi di potatura a vaso policonico che saranno oggetto di un corso base, organizzato da Pierluigi Presciuttini, il 18 e 19 gennaio, grazie al supporto ufficiale della Scuola Potatura Olivo fondata da Giorgio Pannelli. C’è tempo per le iscrizioni fino al 14 gennaio inviando una mail a info@frantoiopresciuttini.it, oppure prenotandosi al numero 3351306283, ultimi posti disponibili.

Novità di Evoluzione è l’introduzione di alcuni tavoli dedicati ad approfondimenti tecnici e tematici, grazie alla collaborazione di esperti del settore che saranno a disposizione in una sala dedicata alle degustazioni guidate, ad accesso libero e gratuito.