Un Secolo d’Azzurro
“conquista” Viterbo

Un’inaugurazione da tutto esaurito!!! Oltre 500 appassionati, tra ragazzi delle scuole e Football Academy della Tuscia, hanno partecipato, a Viterbo, presso il complesso di San Giovanni Battista degli Almadiani, all’apertura della prima tappa del tour Un Secolo d’Azzurro nel Lazio.

Un Secolo d'Azzurro a Viterbo, Le tante diverse magliette della Nazionale

Le tante diverse magliette della Nazionale

Alla presenza di Giovanni Arena (sindaco di Viterbo), Marco de Carolis (assessore allo Sport-Comune di Viterbo), Matteo Achilli (delegato allo Sport-Comune di Viterbo) e Alessandro Pica (Stella d’onore al merito C.O.N.I.) è stato tagliato il nastro tricolore che ha dato inizio alla kermesse che racconta, con oltre 250 cimeli originali, i primi cento anni della nazionale italiana.

Il calcio è l’unico linguaggio universale capace di unire tutte le generazioni.

Dal nonno al nipotino, da Valentino Mazzola a Francesco Totti, la magia della maglia azzurra rimane un collante meraviglioso di condivisione e di emozioni.

«Lo dimostra la grandissima partecipazione di quest’oggi, a Viterbo, che conferma quanto siano amati i colori della nostra Nazionale», afferma soddisfatto Aldo Rossi Merighi, presidente dell’associazione S. Anna, promotore di Un Secolo d’Azzurro.

Un Secolo d'Azzurro a Viterbo, La Coppa del Mondo e la Coppa Rimet

La Coppa del Mondo e la Coppa Rimet

Per l’occasione sono stati esposti autentici memorabilia, tra i quali gli scarponcini del leggendario Giuseppe Meazza utilizzati nel vittorioso mondiale del 1938 in Francia, la maglietta dell’ex Golden boy, Gianni Rivera, indossata nel corso di “Messico 70”, e la nuovissima (e anche contestatissima) maglietta verde vestita dal capitano azzurro Leonardo Bonucci nella recente gara contro la Grecia. Un viaggio unico nella storia del football italiano che durerà fino al 27 ottobre e che vedrà, nello stesso spazio museale, moltissime iniziative correlate che parleranno di cultura, lealtà sportiva ed eccellenze del territorio.

«Siamo un Paese -sottolinea il curatore della mostra Mauro Grimaldi- che ha bisogno di cultura. Non la cultura spicciola e nozionistica dei talk show, ma della cultura vera, quella dei valori che stimoli la crescita sociale ed indirizzi i più giovani verso modelli positivi».

«Il calcio e la sua storia -sottolinea- sono lo strumento ideale per raccontare il nostro Paese nel modo più coinvolgente, in particolare, ai più piccoli».

«La nostra esposizione antologica coinvolge tutti non solo come spettatori ma anche come protagonisti», conclude Grimaldi.

Un Secolo d’Azzurro proseguirà il suo viaggio nel mese di novembre a Latina e chiuderà l’anno 2019 a Roma, con un prestigioso evento di sport e cultura enogastronomica.