Gli animali per i bambini sono una porta incantata: si apre su un mondo meraviglioso. In genere, se abitano in città, conoscono solo gli animali domestici: i gatti e i cani. Se poi vivono in campagna conoscono anche gli animali di allevamento: le galline, le pecore, i maiali, le mucche, i cavalli (gli asini già molto meno perché i somarelli in Italia sono diventati una rarità dagli anni Sessanta, con l’affermazione dei trattori e della motorizzazione di massa nelle campagne).
I bambini, insomma, al massimo possono essere a contatto con gli animali domestici o di allevamento utili per l’uomo, quelli da cui si ricavano lana, latte e cibo. Quando un bambino va al bioparco (una volta più semplicemente si chiamava giardino zoologico o più sinteticamente zoo) gli si apre davanti una porta incantata: leoni, giraffe, elefanti, scimmie, gazzelle. Rimane ipnotizzato dal vedere un mondo sconosciuto o appena intravisto in film e in documentari. Agganciato alla mano del papà, prima con prudenza e poi più deciso, fa una carezza a una zebra e offre delle noccioline americane a una giraffa che piega prontamente il lunghissimo ed elegante collo.
Allo zoo la mente lavora di fantasia, la testa si volge alla conoscenza di animali, paesi e continenti ignoti dalla realtà quotidiana di casa e scuola. Si guardano e si ammirano gli animali feroci e quelli mansueti un tempo padroni delle zone più belle e selvagge dell’Africa, dell’America e dell’Asia e ora custoditi nei grandi parchi nazionali di vari paesi: dal Kenya all’India, dal Congo all’Indonesia, dalla Tanzania agli Stati Uniti. I bambini (e i grandi) aprono gli atlanti geografici e (soprattutto) Internet per vedere e capire come e dove vivono, come si nutrono e in quale habitat si muovono.
Di queste esperienze parla anche Spartaco Gippoliti in L’ultimo bambino dello zoo. Le mie esperienze tra gli animali del Giardino Zoologico di Roma. Il libro è presentato nella Sala degli Scheletri del Museo Civico di Zoologia (via Ulisse Aldrovandi, 18 – Roma), mercoledì 3 aprile alle ore 18.00 (ingresso libero fino ad esaurimento posti). L’evento è promosso da Roma Capitale, assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Il volume, spiega un comunicato stampa, racconta dell’esperienza, vissuta dall’autore fin da bambino, a contatto con gli animali del Giardino Zoologico di Roma. La possibilità di entrare in contatto con esseri viventi di tante specie diverse ha stimolato in lui una grande curiosità ed una particolare sensibilità che lo hanno condotto, da adulto, ad interessarsi alla loro eco-etologia e conservazione.
Il testo sottolinea l’importanza di avere un rapporto diretto con gli animali, e con il mondo naturale in genere, per poterne capire a fondo i meccanismi che lo regolano.