Il Danubio in 170
Racconti in Bottiglia

Piccoli artisti crescono. Si cimentano in 170 Racconti in Bottiglia, grazie anche al Danubio e allo scrittore Claudio Magris. Per 20 giorni a maggio saranno in mostra a Roma 170 bottiglie che contengono opere in miniatura, realizzate dagli studenti delle terze classi del liceo artistico tra il 2011 e il 2015, per raccontare il lungo viaggio di Claudio Magris in uno dei suoi capolavori, Danubio.

170 racconti in bottiglia, locandina dell'evento

Locandina dell’evento

L’8 maggio alle ore 19, allo Spazio Cerere, la Fondazione Pastificio Cerere e Elsa Peretti Foundation presentano 170 Racconti in Bottiglia, un progetto, spiega un comunicato stampa, ideato e curato da Paolo Marcolongo, scultore, maestro dell’arte orafa padovana e docente presso il Liceo artistico Modigliani di Padova. La mostra è realizzata nell’ambito del progetto Curare l’Educazione? ideato da Marcello Smarrelli, direttore artistico della Fondazione Pastificio Cerere ed ha il patrocinio dell’Assessorato delle politiche giovanili del II Municipio di Roma. L’ingresso è gratuito.

Gli studenti hanno ripercorso con sorprendente creatività quasi tremila chilometri tra le sorgenti tedesche del fiume fino alla foce nel Mar Nero, riproducendo all’interno di 170 bottiglie altrettante istantanee di vita raccontata da Magris nel suo taccuino di viaggio.

Un particolare della mostra

Micro paesaggi fatti di boschi e di case, mondi lillipuziani abitati da contadini e arciduchi, mercanti, poeti e sacrestani, tracce del passato più funesto marchiato dalla svastica e attimi di affettuosa vita domestica. Una fantasmagorica, suggestiva traduzione dalle parole alle immagini tridimensionali realizzate dai ragazzi con le tecniche più diverse e inserite nelle bottiglie, le classiche bordolesi.

«Gli studenti hanno scoperto che Danubio non si limita a raccontare semplici storie del passato, fatte di piccoli gesti quotidiani, ma li mette in contatto con diverse culture, superando ogni tipo di frontiera, politica, sociale, religiosa – spiega Marcolongo – anche il nostro progetto non riguarda soltanto il laboratorio di figurazione, ma abbraccia anche altre materie come lettere, filosofia, storia, architettura e storia dell’arte».

Le 170 micro installazioni custodite nelle bottiglie sono cariche di significati metaforici: messaggi da affidare all’acqua per viaggiare tra terre remote, un affidarsi al caso nella speranza di un approdo accogliente. Ecco che il Danubio raccontato da Magris e riproposto dal liceo Modigliani può trasmettere un messaggio di alto valore etico ed educativo, quanto mai attuale in quest’epoca di grandi migrazioni.

Dopo le tappe di Padova e Barcellona, le 170 bottiglie – allestite lungo un percorso di oltre 60 metri – saranno esposte dal 9 al 29 maggio 2018 allo Spazio Cerere in una spettacolare installazione.

Claudio Magris

Durante il periodo di apertura della mostra, nell’ambito di Curare l’educazione, saranno organizzati laboratori didattici rivolti alle scuole in collaborazione con l’associazione culturale Informadarte.

170 Racconti in bottiglia partecipa alla seconda edizione della Biennale dei Licei artistici italiani, promossa da ReNaLiArt – Rete Nazionale dei Licei Artistici e finanziata MIUR – ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. La manifestazione, in corso dal 28 aprile, si concluderà il 3 giugno presso il WEGIL e presso il palazzo del ministero della Pubblica Istruzione.

 

Mostra: 170 Racconti in Bottiglia

Via degli Ausoni 3, Roma

Ingresso gratuito