Nella magica Sutri
il presepe vivente

Sutri appare improvvisamente tra i boschi al viaggiatore proveniente in macchina da Roma e diretto a Viterbo. Le mura e le torri medioevali di tufo rosso dominano dall’alto la via Cassia. È una visione magica: natura e resti di antiche civiltà formano un accostamento magnetico. Le orme di etruschi, romani, bizantini, longobardi, franchi, papi sono fortissime. Sutri: poco più di 6 mila abitanti e una illustre storia alle spalle.

presepe vivente, Sutri

Veduta di Sutri con Santa Maria Assunta

Fuori delle mura c’è uno splendido anfiteatro romano scavato nel tufo, una chiesa rupestre costruita sempre nel tufo (Santa Maria del Parto ha inglobato un precedente mitreo), decine di tombe etrusco-romane incuneate nella fiancata della collina di fronte all’antica Sutrium.

Nel centro storico si snodano vari gioielli architettonici. C’è la chiesa di Santa Maria Assunta risalente al XII secolo e consacrata dal papa Innocenzo III (uno dei pontefici più decisi nel teorizzare e praticare la superiorità del potere della Chiesa su quella degli imperatori tedeschi del Sacro romano impero), la chiesa di San Francesco fondata proprio dal frate di Assisi predicatore dell’amore e della povertà. Storia e leggende si mischiano. C’è chi attribuisce la fondazione di Sutri ai pelasgi (un antico popolo asiatico predecessore dei greci) e chi al dio Saturno della mitologia classica.

A due chilometri dal borgo c’è la grotta di Orlando. In un’antica caverna di epoca etrusca il mito indica il posto dove nacque il celebre paladino difensore della Cristianità e dell’Europa dagli invasori saraceni. Secondo la leggenda Berta, sorella di Carlo Magno scacciata dal fratello perché colpevole di essersi innamorata di un uomo dai non nobili natali, in quella grotta partorì Orlando.

L’Extra Dixie Jazz Band

Per le feste di Natale il gioiello della Tuscia diventerà ancora più incantevole. Mostre artigianali, artisti di strada, giocolieri, concerti  jazz, precisa un comunicato stampa, faranno da cornice all’evento fulcro della festività natalizie: il presepe vivente (26 e 30 dicembre; 1,6,7 gennaio) che si svolgerà al tramonto nel Parco archeologico della Sutrium Romana.  

Il presepe vivente di Sutri è una delle rappresentazioni della Sacra Natività più suggestive del Lazio. Qui, infatti, il presepe vivente non viene allestito all’interno del seppur suggestivo borgo medievale, ma nel Parco archeologico, tra l’anfiteatro scavato nel tufo, il mitreo trasformato in chiesa paleocristiana e le tombe etrusche che costeggiano la via Cassia. Un percorso di straordinaria bellezza in cui centinaia di figuranti in costume d’epoca si muovono alla luce fioca delle fiaccole romane.

Il presepe vivente di Sutri

Un teatro naturale per un evento che vuole ricreare la vita quotidiana della Palestina di allora, all’epoca della nascita di Gesù Cristo. È un viaggio indietro nel tempo tra le ambientazioni di 2000 anni fa. Lungo tutto il percorso si potranno ammirare donne, uomini e bambini intenti a svolgere i lavori e i giochi dell’epoca, un accampamento di soldati romani e ovviamente la stalla dove è nato Gesù. Il tutto accompagnato da una musica di sottofondo che renderà l’ambientazione ancora più magica. 

 

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