“La vita sia solo gioia e senza nessun dolore”. Arriva il IX appuntamento di Cento Città contro il Dolore. Sabato 7 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 19.00, la Fondazione ISAL, spiega un comunicato stampa, scende in piazza con Cento Città contro il Dolore. La manifestazione coinvolge medici, volontari e cittadini per promuovere l’informazione, la ricerca e l’attenzione sul dolore cronico in più di centocinquanta città e strutture sanitarie italiane ed estere.
![Il manifesto della IX edizione](https://www.sfogliaroma.it/wp-content/uploads/2017/10/ISAL_CentoCittàControIlDolore_7-225x300.jpg)
Il manifesto della IX edizione
L’edizione 2017 è stata insignita, per il secondo anno consecutivo, della Medaglia del Presidente della Repubblica, quale premio di rappresentanza. Con i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati e di tante altre istituzioni pubbliche e sanitarie italiane ed internazionali, Cento Città contro il Dolore si riconferma un evento di grande rilevanza scientifica, sociale e umanitaria. L’iniziativa ha raggiunto l’anno scorso più di quattro milioni di persone.
La nona giornata dedicata alla sensibilizzazione, all’informazione sul “Dolore Cronico” e alle reali possibilità di curarlo efficacemente si svolgerà in 140 città, 170 postazioni, 200 medici e 3000 volontari. Sono queste le forze che Fondazione ISAL schiera in campo contro il “Dolore Cronico” dedicando la manifestazione a tutti coloro che ne sono affetti e promuovendo l’accesso all’informazione e alla conoscenza degli strumenti esistenti per sconfiggerlo.
In Italia sono oltre 200 i Centri di Terapia del Dolore attivati dal Sistema Sanitario Nazionale, ma ancora solo una minoranza della popolazione conosce la loro esistenza e ne usufruisce, tanto che il 60% delle persone affette da dolore cronico non ha mai ricevuto una cura adeguata presso un centro specialistico.
Spiega il professor William Raffaeli, presidente della Fondazione ISAL: «Ciò che sembra ovvio nella teoria non sempre lo è nella realtà di tutti i giorni: ancora oggi, a distanza di 7 anni dalla promulgazione della Legge 38/10, sappiamo che solo un cittadino su tre è a conoscenza dei centri specialistici dedicati alla cura del dolore. Persone con dolore grave e disabilitante, in cerca da anni di una cura adeguata, ignorano la presenza in ogni città italiana degli esperti in materia». Aggiunge: «Una colpa grave della classe medica, che ancora non sa indirizzare il paziente verso la consulenza giusta».
![Foto ricordo di una maratona di Cento Città](https://www.sfogliaroma.it/wp-content/uploads/2017/10/ISAL_CentoCittàControIlDolore_3-300x169.jpg)
Foto ricordo di una maratona di Cento Città
Tanti sono gli esempi di una cura sottratta, così come tante sono le situazioni, purtroppo, di persone colpite da dolori incoercibili (circa 4 milioni in Italia) a cui bisogna dare oggi una risposta. La ricerca si deve prodigare come per ogni altra malattia. La Fondazione ISAL si batte sia perché il sottostimato problema-dolore venga riconosciuto e affrontato, sia perché la ricerca sul dolore venga incentivata e sovvenzionata. Per la divulgazione e sensibilizzazione, si sottolinea, «abbiamo avviato Cento Città mentre per la Ricerca sogniamo la creazione di un Istituto di Ricerca dedicato solo al tema del Dolore… Talora i sogni si avverano, e noi siamo dei sognatori».
Si può fare molto: «Quasi l’80% delle sindromi dolorose è curabile: questo il grande messaggio di speranza che sottende alla Giornata Cento Città contro il Dolore. Con trattamenti specifici e adeguati, che vanno dall’utilizzo di farmaci, alle pratiche infiltrative e agli impianti di device per la neurostimolazione, la quasi totalità delle persone con dolore cronico può migliorare nettamente la qualità di vita propria e delle persone che le circondano».
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