La bellezza ritrovata
In mostra l’arte perduta

L’arte è sempre di più in pericolo. Sia la mano dell’uomo, attraverso i tanti furti, sia i disastri naturali, attraverso incendi e terremoti, in molti casi hanno fatto scomparire, o hanno distrutto o hanno danneggiato tante opere d’arte come quadri, reperti archeologici, antichi libri, arazzi, statue.

Palazzo dei Conservatori

Palazzo dei Conservatori

Ma lo Stato grazie anche all’impegno del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale, è riuscito a recuperare, ricomporre e restaurare molte opere d’arte. Molto si può fare per restituire al pubblico, ai cittadini, opere d’arte alle volte scomparse perché anche “dimenticate” in polverosi magazzini per i più svariati motivi.
Ai Musei Capitolini c’è la dimostrazione che qualcosa si può fare. Si può di nuovo ammirare l’arte considerata perduta. La mostra La bellezza ritrovata. Arte negata e riconquistata in mostra, precisa il sito internet dei Musei Capitolini, intende evidenziare e attualizzare l’impegno delle istituzioni a favore dell’arte con un’esposizione di importanti testimonianze artistiche che, a causa di vicende non sempre trasparenti, sono state, per moltissimo tempo, negate alla pubblica fruizione e spesso dimenticate nei depositi o in altri contenitori non accessibili al pubblico.

Cortile dei Conservatori

Cortile del Palazzo dei Conservatori 

L’arte negata, mortificata e distrutta da guerre, furti, vandalismi e catastrofi, può tuttavia rinascere dalle macerie come la fenice, si può rivelare di nuovo grazie alla volontà, l’impegno e la caparbietà dell’uomo nel ricomporre e ricostruire la propria identità attraverso l’arte. L’evento vuole anche porre in risalto il quotidiano impegno da parte del Comando carabinieri tutela patrimonio culturale che opera con dedizione e caparbietà alla ricomposizione e ricostruzione del nostro patrimonio culturale. 
L’esposizione è costituita da tre sezioni:
– la prima sezione riguarda le opere recuperate a seguito di furti, presenta alcuni dipinti di proprietà del Museo Nazionale San Matteo di Pisa;
– la seconda sezione riguarda le opere salvate dalle zone terremotate dell’Italia Centrale, nello specifico delle Marche;
– la terza sezione pone l’obiettivo su un tema purtroppo di grande attualità, i danni provocati dalle guerre, partendo dall’esempio di quanto accaduto al patrimonio della cattedrale di Benevento bombardata nel settembre del 1943.
Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori – 9,30 – 19,30 –

Fino al 26 novembre