Rifiuti verdi Cerenova
in trasferta a Cerveteri

«Vergognatevi!». Urla, grida, proteste. Adesso a Cerenova i rifiuti vanno un po’ qui e un po’ lì. Più esattamente: la “monnezza” normale si butta a Cerenova mentre gli “ingombranti”, le foglie e la potatura di siepi si devono portare a Cerveteri. Rifiuti verdi Cerenova: è una lunga trasferta.

Scorcio di Cerenova

Scorcio di Cerenova

I cittadini non ne possono più, sono esasperati! A 40 chilometri a nord di Roma, sulla via Aurelia, si consuma un’altra tragedia dei rifiuti. A Cerenova la gente è impegnata in una defatigante “caccia al tesoro” per depositare i rifiuti verdi, un servizio di smaltimento per il quale paga salatissime tariffe al comune di Cerveteri, il municipio dal quale dipende il paese.

Fino a poco più di un anno fa c’erano i cassonetti, più o meno davanti casa, nei quali si gettavano tutti i tipi di immondizie: non riciclabili, scarti alimentari, contenitori di plastica e vetro, carta, residui della potatura delle siepi e degli alberi. Si buttava tutto lì tranne i rifiuti ingombranti: i vecchi mobili ed elettrodomestici venivano smaltiti telefonando a un apposito numero verde.

Poi il comune di Cerveteri qualche mese fa ha fatto partire il nuovo sistema, come precisa il sito internet, di “raccolta differenziata porta a porta”. In teoria bene, benissimo: tanti sacchetti diversi per i differenti tipi di rifiuti (non riciclabili, umido, plastiche, carta) con l’obiettivo di recuperare i molteplici materiali di scarto e salvaguardare l’ambiente dall’inquinamento.

Multe salatissime, anche oltre 200 euro, per chi sgarrava. Ma non è andata bene, anzi è andata malissimo. Tra il dire e il fare ci passa il mare.

È scoppiato il caos. Dal 31 luglio a Cerenova si deve andare in trasferta per gettare i rifiuti ingombranti, l’erba e le foglie e i rami delle potature. Gli abitanti di Cerenova, centro nato negli anni Settanta come località di villeggiatura marina dei romani, sono disperati. È diventato un impossibile terno al Lotto trovare un camion al quale consegnare erba, rami e rifiuti ingombranti perché a Cerenova non c’è più un punto collettivo di consegna nel centro abitato.

Sono cambiate le regole per la consegna dell’immondizia ma la scarsa informazione sulle novità hanno causato il caos. Molti, attenendosi alle vecchie regole, hanno rischiato l’insolazione con una temperatura bollente di quasi 40 gradi. Chi a piedi sotto il sole cocente dell’estate più calda degli ultimi cento anni, seguendo il vecchio calendario del comune, è andato a consegnare i sacchi pieni di erba e foglie il martedì a Cerenova in via Fregene e il mercoledì a Campo di Mare, una località lì vicino, ha trovato il vuoto! Non c’era più nessun camion di raccolta collettiva: una bruttissima sorpresa!

Il problema è grave: in questi primi giorni di agosto Cerenova è densamente popolata, ci sono sia i villeggianti sia i residenti in pianta stabile; la sistemazione dei giardini viaggia al massimo ma è un rebus smaltire erba, foglie e rami secchi tagliati.

Cerveteri

Cerveteri

Cresce l’incubo dello smaltimento. C’è una soluzione, ma è una incredibile soluzione al problema. Va presa la macchina, vanno caricati i sacchi dei rifiuti verdi, va imboccata l’Aurelia, vanno percorsi 4-5 chilometri per recarsi alla fine in via Settevene Palo a Cerveteri. Lì vanno consegnati all’oasi ecologica.

Un vero incubo. Molte persone, soprattutto anziane, non hanno la macchina e non sanno come fare. Sono disperate. Così pregano qualche parente, amico, o vicino di casa per avere un passaggio per andare a buttare tanti sacchi e sacchetti. È accaduto anche oggi. Una signora anziana è stata messa a dura prova da questa faticosa e sfibrante impresa. Ancora accaldata ha accusato: «Non si fa così, è una vergogna! Eppure paghiamo tantissimo per i rifiuti! Come si fa a chiederci di fare chilometri per buttare i sacchetti! Vanno buttati vicino casa, come nei paesi civili! E se una persona non ha la macchina, come la sottoscritta, come fa?».

Già, come fa? O chiede il piacere di un passaggio o prende un taxi! Ma il tempo perso e il taxi dovrebbe pagarli il comune di Cerveteri!