Sciopero bus e metro’
Domani giornata nera

Domani sarà una giornata difficile per chi viaggia in autobus e in metropolitana. Uno sciopero bus, in genere di 4 ore, colpirà il trasporto pubblico locale di tutte le città italiane. Per Roma, in particolare, sarà un’impresa viaggiare. Si rischia la paralisi. Nella capitale, salvo novità dell’ultima ora, si prepara un “giovedì nero”. Sul (Sindacato unitario lavoratori), Usb (Unione sindacale di base, Lavoro privato) e Faisa (Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri aderente alla Cisal) hanno proclamato per domani delle agitazioni con modalità ed orari diversi.

Autobus Atac

Autobus Atac

Lo sciopero bus indetto dal Sul sarà di 24 ore, mentre quelli dell’Usb e della Confail saranno di 4 (rispettivamente dalle 11 alle 15 e dalle 8.30 alle 12.30). Per quanto riguarda la protesta di 24 ore del Sul saranno in vigore le due fasce di garanzia in cui il servizio funzionerà regolarmente: fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Le astensioni dal lavoro riguarderanno la rete Atac (bus, tram, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle) e i bus periferici gestiti dalla Roma Tpl. Le agitazioni nel trasporto pubblico locale si sarebbero dovute svolgere lo scorso 26 giugno, ma il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio le ha bloccate, ordinando «il differimento ad altra data degli scioperi».

Graziano Delrio

Graziano Delrio

I tre sindacati degli autoferrotranvieri, però, non hanno sotterrato l’ascia di guerra. Per domani hanno indetto un altro sciopero bus. Attaccano il governo e il ministro Delrio. L’Usb, in un comunicato  stampa, motiva la protesta «contro la privatizzazione del servizio pubblico»  e contro «l’attacco al diritto di sciopero partito dal Governo e dai partiti di maggioranza». Il divieto di scioperare lo scorso 26 giugno è stato «illegittimo e immotivato». Il Sul è su posizioni analoghe: Delrio «nega il diritto di sciopero garantito dalla Costituzione italiana». Non solo: «Con questo governo e con questi partiti muore la democrazia». Il sindacato autonomo Faisa si mantiene su un terreno più sindacale e contrattuale. Su uno striscione di protesta alzato da alcuni militanti si legge questo slogan: «Né rossi né neri. Siamo solo tranvieri!».