
Un pensionato scende dall’autobus
Triste, beh sì ero proprio triste a gennaio quando, a 80 anni suonati, ero in trepida attesa, alla Asl, della visita medica per il rinnovo della patente. Le tante patologie dichiarate imponevano giustamente un controllo, ma in me in quel momento prevaleva lo spettro di una frustrazione devastante: e se non mi avessero rinnovato il permesso? Vecchio sei, devi fartene una ragione! Poi l’esame scrupoloso, fisico e documentale, gli sguardi indagatori (tre dottoresse puntigliose e ostili), e…per questa volta…ancora un anno di guida. Tiè!
Ho riavvolto il nastro in questi giorni, costretto dalla cronaca a provare un ingiustificato ma incontrollabile senso di colpa.
Nel teramano un uomo di 83 anni piomba con la sua auto sulla spiaggia, fa strage solo di ombrelloni per fortuna, ma lascia a terra tre feriti. Nel mantovano un distinto signore di 90 anni in retromarcia un po’ troppo allegra investe la moglie 87enne e la uccide (sembra escluso l’assassinio). A Roma (come si vede l’Italia è sempre più unita), un pischello di 81 anni imbocca dall’alto la scalinata di Trinità dei monti. Sono le 4,30 del mattino: va a dormire tardi o si sveglia presto? Saperlo! Vittime zero, data l’ora.
Forse, però, se…è vero, la vita si è allungata. Ma è il traguardo che si sposta più in là, la corsa resta accidentata e non per tutti agevole.

Due anziani turisti a Roma
Non sarà che dobbiamo riprogrammarci? Con tutto l’ovvio rispetto per la mia paventata possibile tristezza citata all’inizio, mi viene da pensare. Anche perché ho forti dubbi che tutti incontrino arcigne e scrupolose figure in camice, che le certificazioni siano sempre idonee, che tutti denuncino preventivamente i propri limiti acquisiti. Pensa e ripensa forse rinuncio a chiedere il rinnovo alla prossima scadenza. Uno di meno!
E invece sempre la cronaca mi riporta indietro, visto che ho il maledetto vizio di conservare ritagli e appunti. Spunta fuori con tutta la sua forza dirompente un fatterello che merita. A Roma, a un passo dalle fondamenta del Quirinale e dagli schizzi di Fontana di Trevi, un rapinatore seriale confondendosi con i troppi turisti presenti in un negozio rinomato è riuscito ad appropriarsi di 11 (dicasi undici) orologi di discreto valore. Spudorato, si è poi seduto soddisfatto presso un bar vicino. È stato individuato grazie alle fotocamere onnipresenti. Non ha opposto resistenza. Era in trasferta da Napoli, per niente affaticato, nonostante il peso della refurtiva (oltre agli orologi, catenine e monili di varie dimensioni, frutto di una giornata di duro lavoro) e nonostante la tenera età di 80 anni! Sì, ottanta anni portati egregiamente! Sarà andato in carcere? L’età lo escluderebbe. Di certo non sarebbe giusto negargli la patente, vista la destrezza.
Contrordine, mi rimangio tutto. Vecchio a chi?