L’incubo, la realtà
e l’aria pulita

Incubi dal video di Salmo e Noyz Narcos

Stanotte ho fatto un sogno brutale, di quelli definibili come incubo. Ho sognato un padre-padrone che voleva modellare una famiglia a sua immagine e somiglianza. Ossessionato da possibili tradimenti da cui cercava di ripararsi sguinzagliando i fedelissimi più oltranzisti a caccia di chi osava avere un parere contrario e persino di chi voleva pensare e parlare liberamente. Ammorbato dalla paranoia e in preda a mille paure e isterismi.
Convinto e spietato epuratore, che con il terrore, la costante guerra intestina portata all’interno della famiglia e la discordia scientemente seminata in ogni angolo della casa, avvelenava l’aria e la rendeva irrespirabile.
Rinchiuso in una fortezza leninista in cui venivano premiate l’obbedienza cieca e la devozione, più che la competenza, la sincerità e la lealtà. Circondato da una ridotta schiera di esseri moralmente deformi come lui che lo incitavano ad essere sempre più un vero e proprio flagello.

Incubo, Incubi dal video di Salmo e Noyz Narcos

Incubi dal video di Salmo e Noyz Narcos

Insidioso e adulatore, come il serpente dell’Eden, tanto da annichilire i corpi e le menti, con l’unico fine non di governarli ma di possederli e di estirparne lo spirito essenziale, con lo scopo feudale di farne dei famigli obbedienti al di là della ragione e della morale.
Poi mi sono finalmente svegliato e ho pensato che era solo un incubo. Ma quando gli occhi si sono davvero spalancati e le funzioni cerebrali hanno ripreso a funzionare, mi sono accorto che l’incubo era realtà e l’avevo vissuta.
Che era parte della mia vita e che però, fortunatamente, anche io, come ed assieme a tanti altri, l’avevo combattuto con tutte le mie forze, in nome della mia coscienza e dei valori superiori dell’etica, della verità e della libertà.
Ma la realtà, ad un certo punto, va guardata in faccia e va digerita nella sua crudezza. Quindi ho deciso che il mio nuovo giorno dovesse iniziare al meglio.
Perciò ho chiuso a chiave la porta all’incubo, l’ho imprigionato in un antro oscuro senza altra via d’uscita e ho riposto la chiave in un luogo sicuro, che solo io conosco. E ho sorriso, finalmente, inebriandomi di aria nuova, sana e pulita. E ho aperto il cuore alla speranza che tanti altri abitanti della casa dall’aria irrespirabile tornino presto a sorridere.