Leone XIV anti Trump
predica pace e speranza

La fumata bianca che annuncia l’elezione del nuovo papa

La Chiesa Cattolica ama sorprendere. Elegge papa Robert Francis Prevost, 69 anni. Per la prima volta nella storia uno statunitense, arcivescovo di Chicago, succede a San Pietro con il nome di Leone XIV.

La fumata bianca arriva alle 18,07 di giovedì 8 maggio 2025. I cardinali eleggono il nuovo vescovo di Roma e vicario di Gesù Cristo in terra al quarto scrutinio, seconda giornata di votazioni. È una autentica sorpresa: Robert Francis Prevost, statunitense, americano del nord America succede a Mario Bergoglio, argentino, americano del Sud America.
I centomila fedeli esultano in piazza San Pietro e in via della Conciliazione quando sentono il nome del nuovo pontefice ma c’è un certo stupore. È un nome inatteso. I candidati più gettonati sui giornali e nelle televisioni erano gli italiani Parolin, Pizzaballa, Zuppi, l’ungherese Erdő, il francese Aveline, l’olandese Eijk, il filippino Tagle, il congolese Ambongo Besungu. Ma la Chiesa Cattolica ama sorprendere: nel 1978 scelse il polacco Giovanni Paolo II, nel 2005 il tedesco Benedetto XVI, nel 2013 l’argentino Francesco.

Leone XIV, Leone XIV appena eletto saluta i fedeli in piazza San Pietro

Leone XIV appena eletto saluta i fedeli in piazza San Pietro

Robert Prevost, collaboratore di papa Francesco, frate agostiniano, missionario per vent’anni in Perù, saluta i fedeli in italiano e in spagnolo. Concede l’indulgenza plenaria dalla loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro. Laurea in teologia, diritto canonico, matematica, è un personaggio schivo ma deciso: sceglie il nome di Leone come quello del papa che fermò Attila alzando la Croce e come quello del pontefice che alla fine del 1800 costruì la dottrina sociale della Chiesa per alleviare le sofferenze degli operai massacrati dal capitalismo selvaggio.

Saluta la folla dicendo: «La pace sia con tutti voi». Evidentemente pensa alle tante guerre e distruzioni: «Questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon Pastore. Vorrei che la pace raggiungesse le vostre famiglie, tutti i popoli, tutta la terra. La pace sia con voi. Una pace disarmata, disarmante, umile. Dio ci ama tutti, incondizionatamente». Ringrazia papa Francesco per anni sotto attacco: «Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione. Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti. E il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio…Aiutateci a costruire ponti, con il dialogo, per essere sempre in pace».

I fedeli esultano a piazza San Pietro per l’elezione di Leone XIV

L’anziano cardinale decano Giovanni Battista Re giovedì mattina si era lasciato andare a un pronostico spericolato rivelatosi poi esatto: «Auspico che questa sera tornando a Roma trovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del Conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi».
Difatti alle 19,13 di giovedì il cardinale Dominique Mamberti dalla loggia delle Benedizioni di San Pietro annuncia in latino l’elezione del nuovo pontefice: «Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!». Un tempo Spagna, Francia, Austria, le grandi monarchie cattoliche, influenzavano i conclavi. Oggi  Donald Trump, capo della maggiore super potenza del modo, può vantare di avere un connazionale alla guida della Chiesa di Roma: «È un grande onore sapere che è il primo Papa americano. Che emozione, e che grande onore per il nostro Paese». Aggiunge: «Non vedo l’ora di incontrare Papa Leone XIV. Sarà un momento molto significativo!».

Il cardinale Pietro Parolin con altri prelati

Probabilmente non sarà un incontro facile quello tra Leone XIV e il presidente degli Stati Uniti. La Chiesa Cattolica, anche quella più conservatrice degli Usa, disapprova la politica della deportazione degli immigrati irregolari realizzata da Trump. Biasima anche molti suoi comportamenti “singolari” e irrispettosi: tipo quello di pubblicare sul sito della Casa Bianca una sua immagine con il vestito bianco del papa.
Per chi crede interverrà lo Spirito Santo per arrestare i comportamenti bellicosi del presidente americano, per chi non crede dovrà fare i conti anche con Leone XIV. Papa Prevost è un uomo del dialogo e di pace, è un centrista eletto dalla convergenza dei voti di cardinali progressisti e conservatori. Sembra che alla fine abbia superato il favorito Pietro Parolin perché i bergogliani si sarebbero divisi e i cardinali nord americani sarebbero riusciti a trovare un’intesa con quelli latinoamericani, asiatici e africani. Ora il nuovo pontefice dovrà pensare a rinsaldare la fede intaccata dalla secolarizzazione, a concludere il Giubileo che Francesco ha voluto dedicare al tema “Pellegrini di Speranza”.