Germogli di neonazismo

elezioni politiche tedesche, La Porta di Brandeburgo a Berlino

La Porta di Brandeburgo a Berlino

Elezioni politiche tedesche, c’è chi si spaventa e chi non si mostra sorpreso. Sembrava spazzato via con la sua orrenda storia, invece ricompaiono i germogli neonazisti. Riappaiono nelle elezioni politiche tedesche di domenica 23 febbraio. Alternativa per la Germania (Afd), il partito di estrema destra con venature neo naziste, conquista il 20% dei voti.

Alice Weidel riesce addirittura a raddoppiare i consensi rispetto alle precedenti elezioni legislative. Alternativa per la Germania, forse grazie anche alla martellante campagna elettorale in suo favore realizzata dal braccio destro di Trump Musk («Solo l’Afd può salvare la Germania»), diventa il secondo partito tedesco. Al primo posto restano i democristiani tedeschi di Friederich Merz con il 28%. I socialdemocratici di Olaf Scholz sono sbaragliati e scendono al terzo posto con il 16%.

Alice Weidel

 Alice Weidel alla guida di Alternativa per la Germania ora vuole governare dopo le elezioni politiche tedesche. Probabilmente non andrà al governo perché è isolata ma fa il pieno di voti con slogan sovranisti: il rimpatrio degli immigrati irregolari, la simpatia per la Russia e l’ostilità verso gli Usa, la volontà di dire addio all’Unione Europea e all’euro. Un elettore su cinque della Repubblica Federale Tedesca vota per Weidel, sorvolando sulle nostalgie verso la dittatura hitleriana emerse di tanto in tanto nel suo partito di ultra destra sovranista e populista. Ma l’estrema destra avanza in buona parte dell’Europa e in gran parte del mondo.

Giovedì 20 febbraio riappare negli Stati Uniti il braccio alzato, un simbolo che ricorda il saluto nazista. Steve Bannon causa un putiferio con il braccio teso, il saluto romano, divenuto tristemente famoso prima come saluto fascista e poi come saluto nazista. L’ex stratega di Trump nel successo per il primo mandato alla Casa Bianca parla alla conferenza di Washington dei conservatori americani (Conservative Political Action Conference). Nel suo discorso loda Trump, delinea lo stravolgimento della Costituzione statunitense con l’invito a essere «presidente a vita». Bannon alza il braccio destro, simbolo del saluto nazista. Lancia verso la platea un appello alla lotta: «Combattere, combattere, combattere! Amen».

Steve Bannon

Bannon raccoglie dei consensi ma anche forti contestazioni. Jordan Bardella, presidente di Rassemblement National, partito di estrema destra francese, non ci sta e annulla per protesta il suo intervento. Il delfino di Marine Le Pen nella futura corsa all’Eliseo in Francia decide «di cancellare il suo discorso» dopo «che uno dei partecipanti ha fatto provocatoriamente un gesto che fa riferimento all’ideologia nazista». L’accusa di Bardella pesa, anche perché è lanciata da un personaggio che guida il primo partito della Francia, una forza politica della destra democratica ma post fascista.

Bannon attacca Bardella: «Non governerà mai la Francia» perché «solo gli uomini e le donne autoritari possono dirigere la Francia». Ma nega di aver alluso alla simbologia nazista. È stato, dice, «un saluto con la mano, come faccio sempre».

È un monito diretto, quello di Bardella, verso il nuovo presidente degli Stati Uniti. È una sollecitazione a fare attenzione alle pericolose spinte di autoritarismo populista presenti nel Partito Repubblicano divenute potenti con Trump. Spinte autoritarie e populiste forti ci sono anche nella nuova amministrazione americana subentrata a quella del democratico Joe Biden.

Elon Musk

A gennaio a finire nel fuoco delle polemiche e delle accuse è Elon Musk, miliardario capofila della tecno destra trumpiana. Il braccio destro di Trump nel governo Usa parla e alza il braccio, in molti ci vedono un saluto romano. Anche in questo caso scoppia un putiferio. Tuttavia Musk smentisce di aver fatto un saluto nazista: «Francamente, dovrebbero ricorrere a sporchi trucchi migliori. L’attacco del “tutti sono Hitler” ormai ha stancato».

Il problema è politico. Le atrocità e gli enormi lutti causati da Adolf Hitler e Benito Mussolini non sono stati dimenticati.

E purtroppo perfino in gran parte dell’Europa spuntano neri germogli politici. Si stanno affermando partiti di estrema destra nazionalista e populista con alcuni conati neo nazisti. La storia deve essere un monito contro le possibili svolte dittatoriali, scellerate e sanguinarie: i campi di sterminio degli ebrei, delle minoranze e dei dissidenti politici; l’assassinio degli oppositori; la cancellazione della libertà e della democrazia. Questi orrori hanno lasciato ferite profonde in tutto il mondo.

Fa un terribile effetto discutere ancora del saluto fascista alias nazista. Agatha Christie diceva: «Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Però nel caso di Bannon e di Musk, per ora, sono comparsi e subito dopo sono scomparsi i due indizi che costituiscono «una coincidenza». Bannon e Musk hanno smentito il saluto nazista, forse per non causare dei guai a Donald Trump.