Hepburn, eleganza
e sorrisi da Oscar

Hepburn, Audrey Hepburn in "Colazione da Tiffany"

Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”

Audrey Hepburn visse tante vite in una: da star internazionale del cinema a staffetta partigiana, da elegantissima attrice vincitrice di premi Oscar alle privazioni subite durante la Seconda guerra mondiale. Maria Luisa Berti ci racconta la storia dell’attrice interprete di film da antologia come “Vacanze Romane”, “Sabrina”, “Colazione da Tiffany”, “Gli inesorabili”.

Audrey Hepburn. Ancora un ruolo molto diverso è il suo in “Colazione da Tiffany del 1961 di Blake Edwards in cui è Holly, una giovane vivace e divertente alla ricerca di un riccone da sposare; finisce invece per innamorarsi di uno squattrinato scrittore, l’attore George Peppard. Il film nel 1962 ha vinto due premi Oscar come miglior colonna sonora a Henry Mancini e come miglior canzone (Moon River) e la Audrey ha avuto un’altra candidatura come miglior attrice negli Oscar e nel Golden Globe e ha ottenuto il David di Donatello. Il film nel 2012 è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d’America.

Nel 1961 nel film “Quelle due” di William Wyler interpretò Karen che insieme a Martha (Shirley MacLaine) dirige e insegna in una scuola femminile. Tutto pare tranquillo per le due amiche finché una loro studentessa, dopo essere stata punita, mette in giro dei pettegolezzi sul loro rapporto.

Audrey Hepburn e Peter O’Toole in “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”

Nel 1963 girò “Sciarada” di Stanley Donen in cui interpreta Regina Lampert, il cui marito è stato misteriosamente ucciso. Inseguita da alcuni killer, che cercano i soldi del coniuge, la donna viene aiutata da un misterioso gentiluomo (Cary Grant) che si rivelerà un agente della CIA.

In “My Fair Lady”, film musicale di George Cukor del 1964, è Eliza Doolittle, una ragazza della classe operaia che un pomposo professore (Rex Harrison) vuole trasformare in una donna colta dell’alta società.

Nel 1966 girò “Come rubare un milione di dollari e vivere felici”, diretto da William Wyler. Audrey interpreta la figlia di un falsario che deve rubare una statua del Cellini, data dal padre, Hugh Griffith, ad un museo. La statua è un falso e, per proteggere il padre, la figlia ingaggia un ladro, Peter O’Toole, che in realtà è un detective ma decide comunque di aiutarla. Un film divertente, ricco d’azione e di colpi di scena.

Audrey Hepburn in “Robin e Marian” con Sean Connery

Due per la Strada” di Stanley Donen (1967) vede Audrey nella parte di Joanna il cui matrimonio con Mark (Albert Finney) rischia di finire in un divorzio ma poi tutto si risolve. In quel periodo l’attrice era in crisi col marito che sarà il produttore del suo prossimo film “Gli occhi della notte” di Terence Young. Audrey è una donna cieca che, insieme al marito, è venuta casualmente in possesso di una bambola imbottita di droga. Individuata da tre banditi, li deve fronteggiare da sola, essendo il marito fuori città. Nonostante la cecità, riesce a difendersi bene, uccidendo anche uno dei suoi aggressori.

Nel 1968 Audrey divorziò da Ferrer e l’anno dopo sposò lo psichiatra italiano Andrea Dotti, da cui ebbe un secondo bambino, Luca. Si dedicò alla nuova famiglia in Italia: «Se fossi occupata a lavorare come attrice, mi sentirei come se stessi derubando la mia famiglia, mio marito e i miei figli, derubandoli dell’attenzione che dovrebbero ricevere».

Nel 1976 tornò al cinema. Con Sean Connery come partner Audrey girò il film “Robin e Marian” di Richard Lester. Nel 1979 è la protagonista del thriller “Linea di sangue” di Terence Young che non ebbe successo. Fu invece apprezzata la sua interpretazione in “…E tutti risero” del 1981 di Peter Bogdanovich, accanto a Ben Gazzara. Una divertente commedia dove degli investigatori sono impegnati a pedinare le mogli di alcuni mariti gelosi ma c’è chi finisce per innamorarsi della donna da spiare.

Audrey Hepburn

Nel 1987 nel film “Amore tra i ladri”, diretto da Roger Young, Audrey è la baronessa Caroline DuLac, una rinomata pianista. Un giorno il suo compagno viene rapito da un gruppo di ladri di gioielli. Per salvarlo, Caroline dovrà rubare tre Uova di Fabergé che dovrà poi consegnare ai ladri, in Messico. Un viaggio pericoloso, pieno di imprevisti che la baronessa farà con Mike (Robert Wagner). Fu l’ultima apparizione dell’attrice come protagonista, infatti nel suo ultimo film “Always – Per sempre” (1988) di Steven Spielberg, Audrey fa una breve apparizione nelle vesti di un angelo di nome Hap.

Negli anni ’80 e ’90, il principale interesse di Audrey fu quello di aiutare i bambini poveri come ambasciatrice speciale per l’UNICEF. Affetta da un male incurabile morì il 20 gennaio 1993, a soli 64 anni.

«Certo», ebbe a dire, «ho paura di morire ma mi spaventa di più quello che accadrà a quei poveri bambini. Prego Dio perché cessino presto le sofferenze, ma temo che resti ancora tanto da fare…».

Il suo lavoro per la beneficenza è stato ricompensato con un premio speciale Jean Hersholt, che però Audrey ha ricevuto postumo. Nel 2011 i suoi figli, Sean Ferrer e Luca Dotti, hanno promosso in Italia il club di donatori UNICEF Amici di Audrey che sostiene in particolare il progetto per la lotta alla malnutrizione in Ciad.

Indimenticabile nei ruoli di Anna, di Sabrina, di Holly e di molti altri personaggi, tanto distanti tra loro, con Audrey ci ha lasciato una grande attrice ma anche una icona di eleganza e di stile e una madre affettuosa, piena di spirito umanitario.

Secondo articolo – Fine