Il “negazionista” Bolsonaro
progetta di lasciare il Brasile

Guerriglia negazionista, Lula a Brasilia

Lula a Brasilia

I blocchi stradali organizzati dai sostenitori del presidente uscente Bolsonaro, contro l’elezione del “comunista” Lula alla presidenza del Brasile, continuano. Ma giorno dopo giorno la protesta si va affievolendo. Dei 20 Stati brasiliani con i militanti di estrema destra in subbuglio a fine ottobre, quando fu diffuso l’esito del ballottaggio, un paio di settimane dopo ne restavano quattro.

Secondo la polizia stradale, i maggiori problemi di traffico adesso si registrano nello Stato amazzonico di Pará, dove i dimostranti hanno annunciato che non lasceranno l’autostrada BR 163. Altri Stati con blocchi stradali sono Mato Grosso, Rondonia e Santa Catarina. Tutto questo mentre nella capitale, Brasilia, manifestanti riuniti davanti al quartier generale dell’esercito continuano a chiedere un “intervento federale” delle forze armate per «salvare il Brasile dal comunismo». 

Sembrano comunque gli ultimi fuochi della “guerriglia negazionista” per sovvertire il risultato delle urne. Infatti il presidente del Supremo tribunale elettorale del Brasile (Ste), Alexandre de Moraes, avverte «i cittadini che continuano a portare avanti proteste anti-democratiche contro i risultati delle elezioni presidenziali in Brasile saranno indagati e giudicati per le loro azioni».

Guerriglia negazionista, Rosemary Segurado

Rosemary Segurado

E Bolsonaro? È probabile che andrà all’estero per la fine dell’anno in modo da evitare la consegna della fascia presidenziale a Lula durante la cerimonia che si terrà il 1° gennaio 2023. La “missione” sarà svolta dal vicepresidente Hamilton Mourão. Secondo la politologa Rosemary Segurado, è possibile che Bolsonaro non torni in Brasile.

Intanto Lula va avanti per la sua strada, cercando solo di non infiammare gli animi. L’8 novembre è andato a Brasilia per la prima volta dopo la vittoria. Qui ha incontrato il presidente della Camera, Arthur Lira, per discutere di un emendamento costituzionale che consenta di aumentare le risorse del Bilancio 2023. L’obiettivo è quello di estendere gli aiuti dello Stato alle fasce più povere. Lula sta per aprire un ufficio presso il Centro Culturale Banco do Brasil, nella parte orientale della capitale, da dove dirigerà le attività della squadra di transizione al governo che entrerà in carica, come previsto, il primo gennaio prossimo.