Il “piacere” Magnum
per le “pantere grigie”

L’Algida sa annusare il mercato, sa come incassare profitti a palate. Il Cornetto negli anni ‘Settanta e il Magnum oggi sono stati due enormi successi. L’Algida sa capire bene l’evoluzione del mercato del gelato. Cinquant’anni fa faceva affari d’oro vendendo il Cornetto ai giovani, adesso macina profitti smerciando valanghe di Magnum ai vecchi.

Magnum, Una signora anziana mangia un Magnum

Una signora anziana mangia un Magnum

Al di là delle cifre, basta guardare la pubblicità dell’Algida in televisione per capire come la multinazionale del gelato intercetti e seduca i nuovi clienti: gli anziani. Nello spot in tv compare una scritta: «Magnum presenta: The Pleasure Residence». Per dirla in italiano: Magnum è nella «Residenza del Piacere». La pubblicità è ambientata in un fiabesco hotel di lusso. Una elegante e piacente signora con lunghi capelli bianco-grigi gusta un Magnum mentre una poltroncina su servoscala la trasporta al piano superiore di un albergo a cinque stelle. Ovviamente la signora elegante deve avere un problema alle gambe perché si affida al servoscala per superare l’ostacolo dei gradini.

Scena successiva. Compare un signore d’età nel giardino dell’hotel del “piacere”. I capelli sono ampiamente bianco-grigi anche in questo caso. È aitante e vestito con un sofisticato abito amaranto. Siedono vicino, entrambi hanno un gelato in mano. Tra i due spuntano sguardi ammiccanti. Scatta l’attrazione. La signora offre sorridente all’uomo sofisticato il suo Magnum al cioccolato che lui accetta e addenta con voracità. Il messaggio subliminale è: “Residenza del Piacere”, gelato Magnum, seduzione irresistibile anche nell’età avanzata, aspirazione ai privilegi della borghesia ad alto reddito.

È lo stesso meccanismo di messaggio subliminale utilizzato cinquant’anni fa, ma è attualizzato: sono cambiati i destinatari. Allora il “piacere”, la “seduzione” gli spot televisivi erano rivolti ai giovani. Si vedevano ragazze e ragazzi allegri e scatenati al mare. Tra un tuffo e l’altro si abbracciavano. Mangiavano felici un Cornetto. Allora il tormentone tv rivolto agli adolescenti e ai ventenni era sulla bontà del Cornetto: «C’è un cuore di panna per noi!».

Magnum, Un uomo attempato mangia un Magnum

Un uomo attempato mangia un Magnum

Da una decida d’anni l’Algida, proprietà della multinazionale anglo-olandese Unilever, ha ricalibrato prodotti e mercato. Il re dei suoi gelati non è più il Cornetto ma il Magnum, declinato in una infinità di varianti diverse. Le ultime sono Inferno, Purgatorio, Paradiso, Michelangelo.

Adesso i principali destinatari del gelato sono i compassati vecchi e non più gli irruenti giovani. Il perché è semplice: la vita media si è molto allungata e ora gli anziani costituiscono una porzione elevata della società, un mercato appetibile. L’Algida ha fatto una scelta che si è dimostrata vincente: ha concentrato “il piacere” del Magnum sulle “pantere grigie” golose di gelato. È un successo: oltre al gelato vende dei sogni. 

Le aziende piegano le “emozioni” come quella del “piacere” e della “seduzione” all’obiettivo di produrre profitti. La scelta del nuovo gelato Magnum è stata vincente, ha sfondato sul mercato. Spulciando i giornali si scopre che il Magnum fu inventato a Caivano, in un grande stabilimento di gelati dell’Algida in provincia di Napoli. La globalizzazione provocò, però, non pochi guai. Scopriamo anche che l’inventore del Magnum si lamentò perché rischiava il licenziamento: la multinazionale aveva deciso il trasferimento del “cervello creativo” dell’azienda a Londra.