Politecnico di Confindustria non va bene nel Forlanini

La regione Lazio e Zingaretti oscillano tra tre diverse soluzioni per riutilizzare l’ex Ospedale Forlanini di Roma. In una lettera aperta varie associazioni chiedono al presidente Nicola Zingaretti di fare «chiarezza». Chiedono «scelte chiare» in favore della sanità pubblica mettendo da parte ogni ipotesi di disegni «di privatizzazione di servizi». La lettera aperta è firmata dal Coordinamento dei Comitati, delle Associazioni e dei cittadini per il Forlanini Bene Comune, dal Forum Diritto Salute Lazio, dal Percorso di convergenza Società della Cura – Roma.

 

tecnopolo, Nicola Zingaretti

Nicola Zingaretti

La Confindustria romana sul Sole 24 ore ha reso noto un suo progetto di Tecnopolo che vorrebbe venisse finanziato con i soldi pubblici del PNRR, allocato presso il complesso pubblico del Forlanini e gestito con la formula pubblico-privato.

Tutto sommato un buon affare, per loro. Dal giornale confindustriale Il Sole 24 ore e da una intervista del TG Lazio a Camilli, uomo di punta della Confindustria Lazio, si dà per acquisito il consenso della Regione Lazio alla allocazione del Tecnopolo dentro il Forlanini.

Nelle deliberazioni regionali non si trova ad oggi traccia di tale disponibilità regionale. A diversi giorni dall’annuncio non vi sono conferme o smentite da parte del presidente della giunta del Lazio Zingaretti.

È un silenzio imbarazzante in specie se si pensa che nel frattempo la Regione ha in piedi una trattativa sindacale con la CGIL per riaprire il Forlanini con il fine condiviso sin dal 2016 di inserirvi funzioni prevalentemente sociosanitarie, sociali e culturali.

Di un Politecnico al Forlanini non vi è traccia nel dibattito in consiglio regionale (si parla di una udienza conoscitiva in giugno di Camilli di Confindustria Lazio in Commissione XI bilancio), in atti della giunta. Né l’ipotesi si è mai affacciata nei confronti tenuti con il sindacato.

Nelle «disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2021 e modificazioni di leggi regionali» (proposta 16739 del 13.5.21), laddove si parla di inclusione sociale e territoriale vi è una posta contabile di 4.800.000 euro, una parte dei quali a sostegno dell’eventuale Agenzia europea per la ricerca biomedica, con la precisazione che contribuirebbe a tale fine attraverso la riqualificazione del Forlanini. Il tutto a sostengo della ricerca medica immunologica e farmaceutica. Che appunto dovrebbe essere svolta dalla citata Agenzia europea per la ricerca biomedica.

Tecnopolo, ex ospedale forlanini

Ex ospedale Forlanini

Un’altra parte di quella posta contabile (pari a 1.900.000) fa riferimento a istruzione, formazione, ricerca e cultura e nello specifico a «piani e strutture per le sfide strategiche» da realizzare nell’ambito di «università, ricerca e trasferimento tecnologico, attraverso la realizzazione del Politecnico del Lazio, di una Città della conoscenza» per la quale viene però chiamata in causa la fondazione Tor Vergata.

Come si vede non si parla di Politenico nel Forlanini.

In un contesto in cui soggetti collettivi e singoli cittadini apprendono dalle dichiarazioni stampa di Confindustria e non dalla Regione Lazio l’utilizzo di strutture pubbliche non alienabili, quale è il Forlanini su cui si sta discutendo non se ma come restituirlo alla sanità pubblica della città di Roma. Alla luce dei comportamenti omissivi e commissivi della giunta presieduta dal presidente Zingaretti, ci si domanda come è possibile che sulla riutilizzazione del Forlanini ci si trovi davanti a tre contestuali diverse attivazioni dei decisori regionali:

la prima è quella della rifunzionalizzazione dell’intero complesso per funzioni prevalentemente sociosanitarie; dal 2016 affermata da Zingaretti confortato dalla sua consultazione dei cittadini;

la seconda è quella della quasi esclusiva utilizzazione dell’intero complesso del Forlanini per allocarvi l’Agenzia Europea, come emerge dalla DGR n72 del marzo 2020;

la terza è quella della utilizzazione del Forlanini per allocarci un Tecnopolo come si legge dalle dichiarazioni di Confindustria Lazio.

Una seduta del consiglio regionale del Lazio

Il sindacato circa 10 giorni or sono ha fatto una manifestazione pubblica e in quella circostanza una rappresentanza regionale, incontrando i manifestanti, si è riservata entro 15 giorni di confrontare con sindacato e coordinamento dei comitati la loro proposta di allocazione di servizi sociosanitari. Ci si avvicina a questo appuntamento totalmente reso inattendibile dall’annuncio (l’ultimo nel tempo) che il Forlanini viene richiesto per farci un Tecnopolo sul quale nessuno sa nulla, neanche i municipi del territorio e il comune di Roma sui quali l’opera impatterebbe in modo significativo.

Sono in molti a chiedere che la giunta del Lazio si esprima in modo inequivoco. Quello che i fatti ci consegnano è l’immagine di protagonismi e attivazioni plurimi all’interno della giunta e degli apparati amministrativi che non nascono dall’ascolto delle rappresentanze dei cittadini. Alla lunga non è cosa che si possa ulteriormente passare sotto silenzio.