Salvini nella morsa
Draghi-Meloni

Povero Salvini. Il segretario della Lega è finito in una morsa da cui non sa come uscire. Schiacciato fra Mario Draghi, da una parte, e Giorgia Meloni, dall’altra, il “capitano” si barcamena. Incarnando di volta in volta i ruoli dell’uomo politico di “lotta” e di “governo”.

Fratelli d'Italia, Matteo Salvini

Matteo Salvini

Alle prese con il disastro nella lotta contro il Covid registrato in Lombardia, la regione simbolo della Lega, adesso è anche costretto a sostenere l’esecutivo guidato da SuperMario. E così cerca di ridurre al minimo i “danni” che possono arrivare da una parte dell’elettorato leghista.

Intanto la concorrenza a destra diventa sempre più pericolosa. I sondaggi registrano una costante crescita di Giorgia Meloni, leader di quello che nelle intenzioni di voto è diventato il terzo partito del Paese. Un trend che non sembra destinato ad arrestarsi, visto che Fratelli d’Italia adesso ha il monopolio dell’opposizione e sarebbe già ad appena cinque punti dal Carroccio.  

Dal trionfo alle elezioni europee di maggio 2019, stravinte con il 34 per cento dei voti, Salvini, invece, ha visto il suo partito calare continuamente. Fino all’attuale 22 per cento degli ultimi sondaggi elettorali. Significa che in poco meno di due anni la Lega ha perduto qualcosa come 12 punti. E addirittura 16, se è vero che, stando ai sondaggi, subito dopo le Europee, aveva toccato il tetto del 38 per cento.

Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni

Giorgia Meloni

A questo punto, Salvini cerca di contenere la sua erosione elettorale, facendo – appunto – il segretario di “lotta” e di “governo”. Operazione difficile, perché poi deve fare i conti con le bacchettate del presidente del Consiglio, da un lato, e le provocazioni della leader dell’opposizione, dall’altro.

Esemplare il fronte aperto contro il ministro della Sanità. Il numero uno della Lega aveva aperto il fronte chiedendone le dimissioni immediate. Ma poi, appena Draghi ha blindato Speranza e gli ha fatto sapere che era ora di finirla con i “dispetti”, è stato costretto a fare marcia indietro. E ha trasformato la richiesta di dimissioni in “auspicio”. Questo mentre, sul fronte opposto, Fratelli d’Italia annunciava una mozione parlamentare di sfiducia contro il ministro della Salute. Con Giorgia Meloni che aveva un gioco fin troppo facile nello sfidare Salvini, chiedendogli di trovare il coraggio di votarla in Parlamento.