Quello spazio lasciato da Letta a Salvini

Se uno dirige per anni una scuola di formazione politica in Francia si presume che lo faccia con totale soddisfazione del suo datore di lavoro. Lapalissiano. Altrettanto ovvio è sottolineare come gli interessi francesi non collimino con quelli italiani pur se annacquati nella grande idea della nuova madre Europa.

Questione femminile, Enrico Letta

Enrico Letta

La scelta di Enrico Letta di rituffarsi nel circo politico italiano, proprio quando il suo gemello Renzi ha deciso di uscirne per coltivare la strada più remunerativa del business, porta con sé questa ambiguità di fondo. Perché è tornato? Con quale idea della politica? E con che organizzazione di partito da proporre al circolo degli amici del PD?
Le prime mosse non aiutano la comprensione. Attacca Salvini e si intesta il governo Draghi, ma Salvini sostiene Draghi in risposta ad un invito pressante ed autorevole del presidente della Repubblica, sicché la nuova linea di Letta porta dritta dritta a smentire lo stesso Mattarella.

L’Italia sta affrontando una crisi economica senza precedenti come conseguenza di una malaccorta gestione dell’emergenza sanitaria, e Letta lancia il voto ai sedicenni, lo ius soli e focalizza l’attenzione sui diritti civili tralasciando quelli sociali diventati terreno privilegiato della Lega e di Fratelli d’Italia. Il partito ha bisogno di un segnale per poter dire che qualcosa è cambiato dopo la fuga di Zingaretti, e Letta scopre la questione femminile.

Questione femminile, Matteo Salvini alle consultazioni sul governo con Mario Draghi

Matteo Salvini alle consultazioni sul governo con Mario Draghi

I gruppi del Senato e della Camera devono essere guidati da donne, impone. Ma senza troppo approfondire la questione meritocratica. L’importante è che sia donna. Poi poco importa se alla Camera il gruppo sarà affidato alle abili intuizioni e alla salda guida di chi è riuscita nell’impresa di non essere rieletta alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia.

Viviamo un momento di grande confusione, basta pensare all’”avvocato del popolo” che ora si trasforma in fondatore di un nuovo movimento 5stelle, ma dalle prime mosse sembra di capire che Letta sia rientrato più per aumentare questa confusione che non per riportare tutti ad una riflessione profonda sulla necessaria evoluzione della società. Sembra quasi che ci sia un mandante ed un mandato esterno. Forse d’oltralpe?