Casalino batte
la povertà, la sua

Il fidanzato, o sembra ex fidanzato, di Rocco Casalino ha tentato la fortuna in Borsa rimettendoci dei soldi. Il capo ufficio stampa grillino del presidente del Consiglio, e portavoce di Giuseppe Conte, garantisce di non aver mai speculato in Borsa. Casalino rafforza le sue assicurazioni dichiarando il suo alto reddito e dicendo a un giornalista de ‘La Verità’: «Lo sai in quanto li guadagno 7 mila euro? In una settimana». Dunque circa 30 mila euro al mese. Congratulazioni! Casalino, Corsivo

La lotta alla povertà è una battaglia storica del M5S, le disuguaglianze sociali sono dei pericoli per la stessa democrazia. Beppe Grillo ha proposto il varo del reddito di cittadinanza (fino a 780 euro al mese) proprio per sconfiggere miseria e povertà. Il fondatore del Movimento 5 stelle nella marcia Perugia-Assisi del 2017, con al centro proprio questo obiettivo, arrivò a proclamare: «Siamo noi i francescani di oggi».

Alla fine il progetto è diventato realtà. Luigi Di Maio nel dicembre 2018 si affacciò esultante dal balcone di Palazzo Chigi assieme agli altri ministri cinquestelle annunciando: «Abbiamo abolito la povertà, noi siamo il vero cambiamento». L’allora vice presidente del Consiglio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, nonché capo politico pentastellato, gioiva perché il governo Conte uno (quello con la Lega) aveva approvato l’istituzione del reddito di cittadinanza nella manovra economica.

Milioni di italiani in difficoltà economiche hanno incassato dal 2019 il reddito di cittadinanza, anche se per cifre in parecchi casi notevolmente inferiori ai 780 euro (ci sono molti “paletti” per ottenere l’intera somma). La povertà non è stata debellata, anzi in molti casi le persone in miseria sono aumentate anche per le tragiche conseguenze economiche del Coronavirus.

Molti disoccupati e precari hanno perso la battaglia contro la povertà.  Certamente Casalino ha battuto la povertà, la sua.