La “più grande iniezione
di denaro mai vista…”

Che fine ha fatto il “poderoso bazooka” contro la crisi economica, evocato in tv dal presidente del Consiglio? E quella che era stata pomposamente annunciata come la «più grande» iniezione di denaro «mai vista» in Italia? Non si è mai vista. Appunto.

Il decreto salva-imprese, nato per aiutare chi è stato messo in ginocchio dal Coronavirus, prevedeva prestiti fino a 25 mila euro, «rapidi e automatici», perché garantiti dallo Stato. Ma invece di darli direttamente agli aventi diritto, come per esempio fanno in Germania, da noi quei soldi devono passare attraverso Bazooka, Corsivole banche e ottenere la garanzia della Sace.

Il problema è che la Sace, società pubblica controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, si è sempre occupata di altro, cioè di assicurare le esportazioni italiane all’estero. Quindi, è stata chiamata a occuparsi di una cosa che non ha mai fatto e non sa fare. Perché? Sembra per un gioco di potere tra partiti di governo.

Fatto sta che, alla fine, è venuto fuori un pasticcio, una cosa difficile da gestire. Così complicata, che solo una mente raffinata poteva immaginarla. Intanto cresce la protesta di chi, dopo l’annuncio del presidente del Consiglio, è andato in banca e si è trovato di fronte alla realtà.

Adesso il famoso bazooka rischia di rivelarsi un boomerang per il governo. A conferma che certi annunci roboanti è sempre meglio evitarli. Basti pensare al famoso «Sono venuto a fischiare la fine della partita», pronunciato nel 1988 da Carlo De Benedetti sbarcato a Bruxelles per portare a termine l’assalto alla Société Générale de Belgique. E poi si vide come andò a finire…