Renzi, arriva la novità
delle dimissioni ad orologeria

Tweet elettorali, “pensieri”, riflessioni, man mano che dalle urne usciva quello che è uscito…

Va bene. Ci si può consolare che questa legislatura ci risparmia Angelino Alfano, Vincenzo D’Anna, Antonio Razzi, Domenico Scilipoti, Denis Verdini… I cosiddetti “nuovi” con le loro ” novità” chissà che non ce li facciano rimpiangere.

dimissioni ad orologeria, Matteo Renzi

Matteo Renzi

Grande è la confusione sotto il cielo. E la situazione è tutt’altro che eccellente.

Alla fine i numeri rivelano un concreto dato politico: Partito Democratico, 2008: 12 milioni di voti; Partito Democratico, 2018: 6 milioni di voti.

Matteo Renzi e le dimissioni ad orologeria: delirio da impotenza? Se la prende con tutti, da Sergio Mattarella a Paolo Gentiloni, al destino cinico e baro. Chi salva? Se stesso. Lo stile, come il coraggio, o ce l’hai o nessuno te lo può dare.

Prima o poi bisognerà far capire a Renzi e alla sua “zarina” Maria Elena Boschi, che non possono farsi beffe di continuo, e impunemente, delle istituzioni. C’è un galateo istituzionale che va rispettato. Anche se si è di Rignano e Laterina.

Si prenda la conferenza stampa con l’annuncio di dimissioni (ma anche no) con le polemiche nei confronti di Mattarella e Gentiloni. Si prenda il dire che quando ci saranno le consultazioni sul nuovo governo non andrà e sarà a sciare (voce però smentita), per dirne di due…ma si può?

Sono certo fatti del Pd. Ma un segretario che si dimette ma anche si “congela”, per spiegare la settima rovinosa sconfitta fa fare la relazione in direzione al suo vice? C’è qualcosa che fatico a capire.

Maria Elena Boschi

Forse ha ragione Jena, che su La Stampa annota: «Avvertite Renzi che nel mondo politico si aggira un pazzo mascherato da Renzi».

Perché la sinistra perde. Magari, forse, chissà, perché smarrisce la memoria della sua storia? Un esempio: il 2 marzo 1948, a Petralia Soprana in provincia di Palermo, la mafia uccide Epifanio Li Puma, dirigente socialista del movimento contadino per l’occupazione delle terre incolte. Nel 70° anniversario, qualcuno lo ha ricordato?

Di sicuro se decidi di inseguire i populisti, i tuoi elettori decidono di precederti. Così il Pd perde voti verso M5s e Lega. Come dare torto a Enzo Bianchi, il fondatore della comunità di Bose, che ci ricorda: «Chi si nutre di arroganza o è preda del narcisismo inesorabilmente diventa sordo e cieco: non sa più ascoltare gli altri, non riesce più a leggere la realtà, e invece di creare distrugge lasciando dietro a se stesso solo macerie».

Ecco che, “tradendo” gli amati Francesco Guccini e Fabrizio De Andre’, oggi canto: «…Fiumi azzurri e colline e praterie/Dove corrono dolcissime le mie malinconie/L’universo trova spazio dentro me…».