Uss Indianapolis, storia
di una “strage di Stato”

Film di guerra diretto da Mario Van Peebles, con Nicolas Cage come protagonista, Uss Indianapolis, da pochi giorni nei nostri cinema, alla prima uscita negli Usa è stato snobbato dai critici. Che in maggioranza hanno scelto di archiviarlo come film patriottico convenzionale. Ma la pellicola ha il grande merito di portare sullo schermo una vicenda drammatica e poco conosciuta. Una storia che il potere politico ha preferito rimuovere, visto che si tratta di una delle pagine più nere della storia militare americana.

Mario van Peebles da giovane

Mario van Peebles da giovane

Nel luglio del 1945, agli sgoccioli della Seconda Guerra Mondiale, l’incrociatore USS Indianapolis, comandato dal capitano Charles McVay, sta trasportando all’isola di Tinian Little Boy, la prima bomba atomica, quella che poi servirà per bombardare Hiroshima. La nave, scelta per la sua elevata velocità di crociera, viaggia senza scorta, a causa dell’altissima segretezza della missione.

In viaggio nel Mar delle Filippine, dopo aver sbarcato la bomba, il 30 luglio 1945, viene silurata e affondata da un sottomarino giapponese. Trecento membri dell’equipaggio finiscono in fondo al mare, mentre più di ottocento uomini restano bloccati sull’incrociatore per cinque giorni senza cibo, senza acqua e in balia degli squali. I segnali di SOS inviati da McVay vengono ignorati dalle stazioni radio americane, che non hanno notizia di operazioni navali nella zona, tantomeno della presenza dell’incrociatore; viene ignorato anche il messaggio dello stesso comandante giapponese, che comunica l’affondamento e inoltra richiesta di soccorso per i naufraghi.

La bomba atomica Little boy

La bomba atomica Little Boy

La maggior parte dei sopravvissuti muore divorata dagli squali, gli altri per la disidratazione, il sole o per aver bevuto acqua salata. Al quinto giorno, un pilota americano in volo di ricognizione li scorge per caso e organizza il salvataggio nonostante gli ordini contrari della stessa stazione radio che aveva ignorato la richiesta di soccorso. Solo 317 uomini sopravvivranno al disastro.

Nicolas Cage

Nicolas Cage

Alla ricerca di un capro espiatorio, la Marina condannerà il capitano McVay per aver “messo a rischio la nave”. Nonostante le prove schiaccianti a suo sostegno: gli erano state negate importanti informazioni di sicurezza, come l’affondamento di un’altra unità e la presenza di sommergibili nemici nelle acque tra Tinian e le Filippine. Nemmeno la testimonianza del comandante giapponese viene presa in considerazione.

Riesumare la vicenda dell’USS Indianapolis, a 72 anni dalla tragedia, non è stata quindi un’operazione da poco. E se nel 2000 il presidente Clinton riabilitò pubblicamente la figura del comandante McVay, c’era bisogno di raccontare al grande pubblico quello che adesso può essere considerato una vera e propria “strage di Stato”.

 

Dal 19 luglio nei cinema